Abortire oggi, servendosi delle tecniche attuali, non provocherebbe alcun rischio sull’esito delle future gravidanze. E’ quanto dimostrato da un recente studio condotto dall’Università di Cambridge. I metodi di aborto dei nostri giorni sono sicuramente più sicuri per la salute della madre, sono meno invasivi ed a rischio ridotto, almeno rispetto a quelli utilizzati 30 anni fa. Sulla base dei dati relativi a quanto accadeva un trentennio addietro dunque, si è potuto constatare e dimostrare come l’aborto costituisse un fattore di rischio rilevante per la nascita prematura del feto durante una successiva gravidanza.
A sostegno di questa tesi il fatto che dal 1980 in poi l’emergenza sia rientrata notevolmente tanto da poter giungere alla conclusione che i metodi utilizzati per l’aborto durante i nostri tempi non costituiscano un rischio per il successo delle successive gravidanze, tanto da scomparire letteralmente dal 2000 in poi. Una notizia che fa ben sperare le future mamme e che può tornare utile ai medici ed agli specialisti del settore in modo da aggiornare le raccomadanzioni relative alle cause che potrebbero determinare un rischio per una gravidanza serena.
Secondo lo studio, pubblicato sulla rivista Plos One attualmente non ci sarebbe più alcuna associazione tra aborto e rischi per le eventuali gravidanze che arriveranno. Nonostante il fatto che oggigiorno la maggior parte degli aborti avvenga in regime di day hospital, ovvero in poche ore, ed in genere si possa scegliere se eseguire l’intervento in anestesia locale o generale, rimane pur sempre vero che un aborto, indipendentemente dal motivo per cui si decida di interrompere la gravidanza, provochi in genere problemi di natura psicologica alla coppia. Si tratta di una scelta che influenza il benessere fisico e mentale e che oltre ad accompagnare la donna nell’immediato potrebbe restare viva per anni. Ciò nonostante molte sono le donne che riescono a superare un aborto e a dedicarsi ad una nuova gravidanza in maniera serena.
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