Secondo i dati diffusi di recente dall’Istat nel nostro paese il numero delle adolescenti under 19 che diventano madri è in vertiginoso aumento; nel passaggio tra il 2006 e il 2007 il numero di baby mamme è passato da 9.525 a 9.583 con un incremento pari allo 0,5%. Inutile dire come si tratti di un dato allarmante data la giovane età della neo-mamma e delle cause che troviamo all’origine di tale fenomeno.
Sembra infatti che sia eccezionalmente elevato il numero di adolescenti che pratica sesso senza alcuna precauzione esponendosi non solo al rischio di gravidanze indesiderate, ma anche a quello di contrarre malattie sessualmente trasmissibili.
Come spiega Giorgio Vittori, presidente della Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo) che ha di recente dedicato all’argomento un convegno dal titolo “Mamma prima dei 19 anni” :
“Problemi che non si spiegano solo con l’età e le sue caratteristiche fisiche e psicologiche. L’Organizzazione mondiale della sanità indica altri fattori critici ‘collaterali’ come l’educazione, lo stato sociale e la fruibilità dei servizi sanitari”
Sempre Vittori aggiunge
“Sono quindi necessari e urgenti interventi di tutela per educare a una pianificazione familiare informata e protetta e preservare la fertilità delle ragazze dall’aggressione di malattie sessualmente trasmissibili, frutto di comportamenti troppo ‘disinvolti’. Un compito a cui noi ginecologi non possiamo sottrarci, indispensabile a garantire la salute delle nostre pazienti e dei loro figli”.
I bambini nati da mamme troppo giovani possono infatti presentare difficoltà di inserimento e tendono a diventare a propria volta madri/padri in età precoce. In ogni caso i dati registrati in Italia, sono molto lontani da quelli rilevati in Inghilterra e negli Stati Uniti, dove si contano ben 800.000 casi l’anno.
La soluzione affermano gli esperti, risiede nella diffusione capillare di informazioni in tema di contraccezione e tutela della salute presso le adolescenti, soprattutto immigrate, per le quali l’aumento delle gravidanze è anche più preoccupante.
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