L’ovaio policistico o meglio, la sidrome dell’ovaio policistico, nota con la sigla PCOS è una patologia che colpisce generalmente il sistema endocrino delle donne in età riproduttiva, nelle quali si manifesta un ingrossamento delle ovaie a causa di un accumulo, al loro interno, di cisti liquide dette “follicoli”. Secondo un recente studio condotto nel Regno unito e pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism, le donne che ne sono affette sarebbero più esposte ad aumento del rischio di una gravidanza caratterizzata da esiti negativi, con aborti spontanei o parti prematuri, nonostante mantengano un peso corporeo adeguato.
Lo studio è stato condotto su un ampio campione di donne in dolce attesa affette da PCOS. Nonostante queste ultime, una volta sottoposte alle cure adeguate per la sindrome in oggetto, abbiano concepito secondo tassi simili rispetto quelle non affette da ovaio policistico, le prime, nel 70 % dei casi, hanno dimostrato di essere maggiormente soggette al rischio di un aborto spontaneo. I dati appena elencati, però, non sono stati causati solo dall’obesità, che come ben sappiamo è un’aggravante della PCOS.
Lo studio, in particolare, è stato effettuato dal team mettendo a confronto, sulla base dei dati attinti da un database del Regno Unito contenente i dati delle pazienti afferenti ai servizi della medicina di base, per ogni donna affetta da ovaio policistico due che non lo erano.
Da quanto emerso si è giunti ad evidenziare ben 6.861 casi di gravidanza con annessi ricoveri a causa di parto prematuro o aborto tra le donne affette dalla sindrome. Non solo: si è giunti alla conclusione che per tali donne ci sia un aumento del rischio superiore al 32% di pre-eclampsia, del 41% in più di diabete gestazionale e del 25% in più di parto prematuro.
Per approfondimenti leggete anche “Ovaio policistico, un aiuto dall’agopuntura“, “La sindrome dell’ovaio policistico” e “Ovaio micropolicistico e sindrome metabolica“.
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