La gravidanza gemellare monocoriale

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La gravidanza gemellare può verificarsi per ovulazione multipla, quando cioè due spermatozoi fecondano due cellule uovo diverse o per divisione di una singola cellula uovo fecondata. Quando le cellula uovo viene fecondata da un solo spermatozoo per dividersi in seguito, la gravidanza gemellare è monozigote e può avere esiti diversi a seconda dell’epoca in cui lo zigote si divide.

Quando la divisione dello zigote avviene tra il primo e il terzo giorno dopo la fecondazione (succede in un terzo dei casi) si ha una gravidanza gemellare bicoriale, gli embrioni cioè si sviluppano con due placente, quando invece la divisione avviene dopo il quarto giorno dal concepimento si verifica una gravidanza gemellare monocoriale in cui cioè gli embrioni condividono una sola placenta. La gravidanza gemellare monocoriale si verifica in un caso su 400. Questo tipo di gravidanza può essere biamniotica o, più raramente, monamniotica.

Anche in questo caso a fare la differenza è l’epoca di divisione dello zigote: se la divisione avviene tra il quarto e l’ottavo giorno dopo la fecondazione, i feti si svilupperanno con una placenta e due sacchi amniotici (gravidanza gemellare monocoriale biamniotica), se la divisione avviene dopo l’ottavo giorno dal concepimento i feti si svilupperanno con una sola placenta e in una sola cavità amniotica (gravidanza monocoriale monoamniotica).

La gravidanza gemellare monocoriale biamniotica è di gran lunga più frequente della gravidanza monocoriale monoamniotica, rappresenta infatti il 70 per cento dei casi, ed ha maggiori probabilità di avere esito positivo. La gravidanza gemellare monocoriale monoamniotica infatti comporta un rischio molto elevato (80%) che si creino nodi fra i due funicoli ombelicali e questo spiegherebbe l’elevata mortalità in utero dei gemelli monocoriali monoamniotici (50 per cento).

Più in generale, la gravidanza monocoriale comporta maggiori rischi rispetto alla gravidanza bicoriale: