Siete in dolce attesa e assumete integratori omega-3 certe del fatto che possano arrecare vantaggi per lo sviluppo neurocognitivo del vostro bambino? Tutto falso. Sembra infatti che gli integratori omega-3 siano del tutto inutili in gravidanza e che di fatto non apportino alcun tipo di beneficio al bambino.
La conferma, che ribalta quello che tradizionalmente veniva associato al benessere del bambino, arriva da uno studio condotto da Maria Makrides della South Australian Health and Medical Research Institute ad Adelaide dell’Australia e pubblicata sulla rivista JAMA.
Insomma il monito è di non acquistare troppi integratori in gravidanza che potrebbero essere solo costosi, ma quasi inutili per il benessere del bambino.
Fra gli integratori considerati praticamente inutili vanno inclusi quelli a base di DHA, un grasso omega-3 particolarmente di moda oggi.
Lo studio si è concentrato anche su questo tipo di grasso omega, ma come? Gli studiosi hanno confrontato gli effetti di una pillola al giorno di DHA (800 milligrammi) con una pillola placebo che è stata somministrata durante la seconda fase della gravidanza alle future mamme. Ebbene il risultato dello studio ha ribaltato le convinzioni in atto fino a questo momento.
L’assunzione degli integratori non è stata messa in relazione a un migliore sviluppo neurocognitivo, motorio e del linguaggio a 18 mesi e non è stato neppure associato a un maggiore quoziente intellettivo nel bimbo dimostrando la totale inutilità degli Omega 3.
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Anzi dai dati riportati dallo studio è emerso che i bambini le cui mamme avevano assunto DHA in gravidanza mostravano problemi comportamentali e disfunzionalità di determinati aspetti cognitivi a 4 e 7 anni. E anche se non si può ancora sostenere che l’uso prenatale del DHA possa essere dannoso a livello comportamentale, il consiglio è di non esagerare con l’assunzione di integratori omega-3 durante la gravidanza.
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