Torna ancora una volta la Giornata Europea della Logopedia. L’appuntamento è domani e in tutti i Paesi dell’Unione Europea si parlerà dei problemi della comunicazione e del linguaggio. Quest’anno il tema è la sordità. Abbiamo presentato, proprio ieri, un disturbo che tocca almeno mille neonati l’anno solo in Italia e si chiama ipoacusia, ma è solo una delle tante patologie con cui i bimbi devono fare i conti. La Federazione Logopedisti Italiani (FLI), in collaborazione con il Coordinamento dei logopedisti europei (Cplol), celebra l’evento con una serie d’iniziative per sensibilizzare i pazienti alla logopedia.
Lo slogan di domani è “(Lo) senti chi parla?” e in molte regioni saranno proposti fili diretti con il logopedista, opuscoli informativi e info point allestiti in strutture sanitarie o nelle piazze. Perché è importante questa figura professionale (il logopedista)? Hanno dato una risposta alcuni esperti della Fli.
Per ogni fascia d’età il logopedista, sia in fase diagnostica sia riabilitativa, condurrà il proprio intervento all’interno di un’equipe multi-professionale, confrontandosi e collaborando con gli altri specialisti per perseguire obiettivi comuni.
Ha raccontato Oskar Schindler, già ordinario di audiologia e foniatria. Ciò che conta per permettere che i nostri piccoli abbiano una vita normale e soprattutto che un disturbo dell’udito non si trasformi in un handicap è la diagnosi precoce. Ecco perché è importante che i genitori siano informati su i temi e che sappiano a chi rivolgersi. Oskar Schindler ha proseguito dicendo:
Per i bambini, ipoacusici da entrambi i lati e in fase di apprendimento del linguaggio, la comunicazione verbale/linguistica, la sua acquisizione e il suo grado di sviluppo dipendono dal tipo e grado di sordità, dalla presenza o meno di concomitanti compromissioni (sensoriali, motorie, cognitive, relazionali), dall’adozione di apparecchi acustici o impianti cocleari e dalla loro precocità di utilizzo, e da fattori educativi e scolastici.
Per avere maggiori informazioni, il numero da chiamare è lo 049-8647936, dal 7 all’11 marzo dalle 10 alle 12. E’ possibile anche inviare un’email all’indirizzo [email protected] o cliccare sul sito www.fli.it.