Si celebra domenica 27 gennaio la Giornata della Memoria, una data importante che coincide con l’apertura dei cancelli del campo di concentramento di Auschwitz del 1945, ma istituita per non dimenticare mai l’orrore dell’Olocausto della Seconda Guerra Mondiale e dello sterminio di milioni i ebrei nei campi di concentramento.
Una data importante per ricordare e un’occasione utile per poter spiegare ai bambini l’orrore della guerra e per farsi aiutare, si può anche vedere qualche film. Ecco qualche proposta.
La stella di Andra e Tati
È il primo cartone animato sul tema mai realizzato in Europa. È un film italiano che racconta la vera storia delle sorelle Bucci, Andra e Tatiana, deportate ad Auschwitz nel 1944: sono riuscite a salvarsi solo perché sono state scambiate per gemelle e potevano essere utili per gli esperimenti del Dottor Morte, Joseph Mengele. Il cartone, sostenuto dal MIUR e realizzato in collaborazione con RAI e Larcadart è visibile anche su RaiPlay.
Jona che visse nella balena di Roberto Faenza
Tratto dal romanzo autobiografico di Jona Oberski Anni d’infanzia. Un bambino nei lager.
Jona, ha solo sei quando viene deportato in un campo di concentramento: il film racconta la vita nelle baracche del lager stipati i prigionieri è molto dura e Jona patisce le sofferenze insieme alla madre ma non insieme al padre, costretto ai lavori forzati, per arrivare alla fine della guerra.
Train de vie di Radu Mihăileanu
La pellicola diretta da Radu Mihăileanu racconta ironicamente la Shoah. Tutta la storia ruota intorno a una comunità ebraica che, per evitare la prigionia nazista, organizza una finta deportazione per raggiungere la Palestina e salvarsi. All’interno del treno si intrecciano storie assurde e farsesche in cui la realtà si sovrappone all’apparenza.
Il bambino con il pigiama a righe di Mark Herman
Bruno è un bambino berlinese di otto anni che si trasferisce insieme alla famiglia per seguire il padre, ufficiale delle SS, che ha ricevuto un nuovo incarico, responsabile di un campo di concentramento poco distante dalla loro casa. Bruno diventa amico di Shmuel, un bambino ebreo che vive nel campi di concentramento: a dividerli solo un filo spinato. Ma li attende un finale tragico.
La chiave di Sara di Gilles Paquet-Brenner
Nella Parigi occupata dai tedeschi, i rastrellamenti contro gli ebrei sono sempre più frequenti. Viene catturata anche la famiglia di Sarah Starzynski, una bambina di 10 anni che riesce a nascondere il fratellino dentro ad un armadio.
La storia si sposta ai giorni nostri con le indagini di una giornalista che cerca di ricostruire il destino dei due bambini attraverso gli indizi lasciati.
GIORNATA DELLA MEMORIA, LE POESIE PER NON DIMENTICARE