Tra i giovanissimi il gioco d’azzardo è un fenomeno in forte espansione, soprattutto nella fase adolescenziale quando i ragazzi iniziano a frequentare le superiori. Secondo un dato significativo, anche se un po’ obsoleto (2006), il 2,5% degli adolescenti è vittima di una vera e propria malattia per il gioco d’azzardo, ma un ragazzo su due ha a che fare con giochi di soldi.
Purtroppo l’Italia sembra essere la capitale mondiale per questo increscoso fenomeno. A confermarlo è il direttore della pediatria all’Ospedale Fatebenefratelli di Milano e Consigliere Nazionale della Società Italiana di Pediatria, Luca Bernardo:
Nell’Unione Europea il tasso di diffusione delle ludopatie tra gli adolescenti è nettamente superiore a quello degli adulti. La media europea per gli adulti si aggira tra lo 0,5% e il 2%, mentre un monitoraggio costante in Gran Bretagna ha riscontrato che le ludopatie tra gli adolescenti sono quattro-cinque volte più diffuse che tra gli adulti. Secondo uno studio Codacons, il Bel Paese, con i suoi 890 euro di spesa media procapite l’anno è la capitale mondiale del gioco d’azzardo.
Solo nel 2010 il mercato dei giochi pubblici ha raccolto 61,4 miliardi di euro equivalente a quasi il 4% del Pil nazionale e un incremento del 13% rispetto all’anno precedente.
Secondo un’indagine condotta dal Cnr di Pisa è in aumento il numero delle ragazze che si danno al gioco d’azzardo passate dal 29% del 2008 al 36% del 2009, rispetto ai maschi che sono aumentati ma in maniera meno esponenziale: dal 53 al 57%.
Secondo una nota:
Tra questi studenti, nonostante il divieto di legge i minorenni sono circa 550 mila, corrispondenti al 43% dei minori scolarizzati.
L’importo totale delle spese per i giochi possono superare al mese anche 50 euro. Molti genitori non sanno che parte della paghetta e della merenda vanno ad alimentare un vizio che difficilmente lascia traccia. Gratta e Vinci, video Poker, giochi online, scommesse sportive: le leggi e i divieti ci sono ma non mancano i modi per aggirarli.
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