Quante volte abbiamo giocato a ruba bandiera da ragazzi? È tempo di insegnarlo anche ai nostri figli. Si tratta di un gioco perfetto da fare all’aperto ed è anche molto divertente in spiaggia. I più grandi possono renderlo un po’ più difficile infilandosi nell’acqua (bassa) o in quella più alta, in piscina. Prima di tutto ci vogliono due squadre.
Sono sufficienti tre bambini per squadra. Se poi sono di più, meglio! La sfida sarà decisamente più divertente. Una persona, estranea ai due team, dovrà reggere la bandiera, che potrà essere un fazzoletto, un nastro o una semplice bandana. Questa è la situazione di partenza. Mi raccomando i bambini devono essere in fila (spalla contro spalla e uno difronte all’altra) e il “giudice reggi bandiera” deve trovarsi a metà strada tra le due squadra. È molto importante che ci sia equità nella distanza, perché ciò che garantisce pari difficoltà. Un’altra cosa, i bambini devono avere un numero. Se i partecipanti sono tre: ogni gruppo deve avere un 1, 2 e un 3.
Il “banditore” chiamerà uno di questi tre numeri e i bambini corrispondenti correranno verso di lui per strappargli la bandiera e tornare al loro posto. L’obiettivo è non sconfinare mai nel campo della squadra avversaria per rubare la bandiera. Inoltre, bisogna essere abbastanza veloci da non essere toccati dall’avversario. Altrimenti il punto va al rivale. Solo quando uno dei bambini strappa la bandiera al banditore e corre verso il suo posto, il bambino della squadra rivale può superare lo spazio “immaginario” del suo gruppo e tentare di raggiungere l’avversario. Il gioco come vedete è davvero semplice e soprattutto non ci vuole nulla a organizzare la sfida.
Piccole raccomandazioni: nell’acqua possono giocare solo i bambini più grandi o gli adolescenti. Evitate di fare gare su terreni troppo accidentati, perché è facile cadere e farsi male. Alla fine della gara prevedete una bella merenda tutti insieme per chiudere in bellezza.