Le diagnosi di alcune malattie infantili sono sempre molto difficili, non solo perché comprendere certi sintomi nei piccoli che non parlano ancora è particolarmente complicato, ma anche perché si fa fatica a visitare i bimbi. Ecco quindi che l’arte del giocare può diventare uno strumento diagnostico davvero importante. MechToy è una nuova piattaforma, realizzata grazie alle tecniche di ingegneria biomedica, in grado di rivelare eventuali disturbi neurologici e di conseguenza formulare la terapia più giusta.
Si presenta come una palestrina per bambini di età inferiore all’anno e permette di valutare le funzioni motorie, sensoriali e visive. I primi test sono stati fatti su un campione di bimbi a rischio disabilità e hanno dato ottimi risultati. A questa piattaforma, inoltre, è collegato un progetto europeo, che si concluderà al termine del 2014, dedicato proprio alla realizzazione di giocattoli per la cura dei bambini, che potrebbero sviluppare handicap. Lo studio è frutto dell’intelligenza italiana. Infatti, porta la firma della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, in collaborazione con la clinica della Fondazione Stella Maris di Calambrone. E questo deve essere davvero un vanto per il nostro Paese, che nonostante i continui tagli alla ricerca, cerca di portare avanti studi di eccellenza.
La palestrina è realizzata con giochi sensorizzati per promuovere lo sviluppo dei bambini. È indicata, per esempio, per i piccoli nati prematuri, che potrebbero quindi avere qualche ritardo di crescita. I giochi sono collegati per via telematica con gli esperti del centro e questo permette ai piccoli di utilizzarli anche nell’intimità di casa, dove si sentono sicuramente più a loro agio e più protetti. Paolo Dario, direttore dell’istituto di Biorobotica, ha dichiarato a Il Tirreno:
MechToy ha ufficializzato nel 2011 una ricerca sullo sviluppo di giocattoli sensorizzati, CareToy, nata nel 2008 dalla collaborazione noi e la Stella Maris. I due centri sono riferimenti importanti in Toscana nella Biorobotica e nella neuropsichiatria infantile e la collaborazione sta aprendo grandi prospettive per la diagnosi precoce e la riabilitazione di patologie del neuro sviluppo.
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