I bambini di oggi dispongono di una moltitudine di giocattoli, nella gran parte dei casi molti di più di quanto non ne avessero i propri genitori alla loro età; da un alto perchè si tratta di un mercato in costante espansione, dall’altro perchè accanto ai tradizionali sonaglini, tricicli, costruzioni e cavallucci hanno fatto la propria comparsa giochi elettronici sempre più complessi che stuzzicano prima di tutto la curiosità degli adulti. Ben vengano per carità a patto però di essere usati con criterio e soprattutto, ma questo vale anche per le versioni più moderne dei giochi “classici”, a patto che per la loro costruzione siano state rispettate tutte le opportune norme di sicurezza.
In particolare, secondo le direttive emanate dal Ministero dell’industria, i giochi più idonei alla tutela della salute e sicurezza dei nostri figli devono possedere requisiti tali da evitare rischi di tipo meccanico, fisico, chimico, elettrico e di infiammabilità: in altre parole, i giocattoli non devono presentare parti spigolose, appuntite o taglienti e devono avere dimensioni tali da non poter essere ingeriti se portati alla bocca; ingranaggi, palline, batterie e minitorce non devono essere accessibili, così come il trasformatore che non deve far parte del giocattolo; le vernici, o i particolari materiali impiegati per la costruzione del giocattolo, devono essere rigorosamente atossici.
Grande attenzione va posta anche all’imbottitura dei peluches e dei pupazzi di pezza, che non devono essere infiammabili, e alle casette delle bambole, che, come le tende da indiano, devono essere rigorosamente sprovviste di chiusura automatica. Occhi, naso e bottoni dei pupazzi devono essere resistenti agli strappi e le corde dei giocattoli trascinabili devono avere lunghezza e spessore tali da non permettere la formazione di nodi scorsoi.
Infine, i giocattoli di plastica destinati ai bambini di età inferiore a 36 mesi non devono contenere più dello 0.05% di ftalati, sostanze usate per ammorbidire la plastica.
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