Si parla di ginocchio valgo quando le ginocchia del bambino sono vicine tra loro e i piedi invece sporgono lateralmente con una distanza tra i malleoli anche di 5-6 cm. Questo avviene perchè l’asse del femore e della tibia formano un angolo in fuori conferendo alle gambe il tipico aspetto ad x (per questo tale condizione è definita anche gambe ad x).
Fino ad una certà età è assolutamente normale che il bambino abbia il ginocchio valgo, si parla in questo caso di ginocchio valgo parafisiologico, e la situazione tende a normalizzarsi spontaneamente intorno ai sei-sette anni. Se la posizione delle ginocchia non si normalizza dopo questa età (verso i nove anni dovrebbe già essere tutto quanto rientrato nella norma) o il valgismo è molto accentuato allora è opportuno ricorrere alle cure ortopediche.
Si parla di ginocchio valgo grave, quando il valgismo è molto evidente (ditanza tra i malleoli superiore a 10 cm) e non regredisce in alcun modo. In questi casi lo specialista dovrà indagarne le cause per capire se il disturbo dipenda da una lassità dei legamenti dovuta a specifiche patologie, da una deformazione ossea di tibia e femore o da una malattia ossea.
In questi casi, si interviene in prima battuta sulla patologia eventualmente sottostante, quindi si ricorre all’uso di plantari speciali o apparecchi gessati in bambini piccoli. Solo nei casi di estrema gravità si ricorre alla chirurgia. Non sempre però il ginocchio valgo è indice di una patologia.
Quando il ginocchio valgo non è patologico, non ha cioè alcuna causa evidente, rappresenta solo una piccola imperfezione e se è di lieve entità si può anche imparare a conviverci. Non comporta infatti disturbi particolari e non incide negativamente sulla qualità della vita. Tuttavia, può essere utile, a patto di intervenire molto precocemete, praticare sport o esercizi specifici o nei casi più evidenti ricorrere ai plantari ortopedici.
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