Quante volte avete sentito dire alle nonne stai attenta a toccare la testa dei neonati che hanno la fontanella, è pericoloso. In realtà la fontanella del neonato è molto resistente ed il timore di poter far male al piccolo è assolutamente ingiustificato, la paura è solo dettata dalla suggestione di pensare che in quel punto il cervello non abbia una adeguata copertura.
Quando si parla di fontanella si pensa sempre all’avvallamento che si trova subito al di sopra della fronte del neonato ma in realtà c’è da dire che le fontanelle sono sei: due mediane, anteriore e posteriore e quattro laterali, simmetriche, sempre due anteriori e due posteriori.
Le fontanelle sono degli spazi membranosi fisiologicamente presenti nel cranio del feto e del neonato verso i quali convergono le ossa craniche nel corso del loro sviluppo durante il processo di ossificazione che termina mesi dopo la nascita.
Le fontanelle assieme alle suture (le linee di congiunzione delle ossa craniche) donano al cranio del neonato l’elasticità che gli permette di deformarsi per attraversare il canale del parto ma anche di tornare a posto nel giro di pochi giorni dalla nascita. Inoltre le fontanelle permettono alla scatola cranica di assecondare senza problemi il sostenuto ritmo di crescita del cervello nei primi anni di vita del piccolo.
Le fontanelle hanno un processo di ossificazione differenziato infatti la fontanella posteriore si chiude entro il secondo mese di vita; quella anteriore invece, che mediamente alla nascita misura due o tre centimetri di lato, inizia a ridursi verso il sesto mese per completare la sua ossificazione verso il compimento del primo anno e anche oltre se alla nascita era molto grande. In ogni caso le fontanelle dopo la chiusura mantengono una certa elasticità, ciò per accompagnare una crescita regolare del cranio.
Se la fontanella tarda a chiudersi è necessario consultare il pediatra per verificare la causa del problema, ciò è possibile associando questo fattore assieme ad altri sintomi correlati, ad esempio a volte un ritardo di ossificazione può essere dovuto a rachitismo.
Non ti devi spaventare se vedi pulsare la fontanella è un fenomeno normale e non devi neppure allarmarti se quando il tuo piccolo piange la fontanella si gonfia. In ogni caso la fontanella, nel primo anno di vita, può darti dei segnali sullo stato di salute di tuo figlio, per esempio, se ha la febbre e noti che l’avvallamento è molto accentuato significa che il piccolo è disidratato e ha bisogno di reintegrare i liquidi. Se invece invece la fontanella è tesa, gonfia e pulsante è sintomo di un’innalzamento delle pressione intracranica, ed è necessario consultare subito il pediatra.