Come ben sappiamo, al momento della nascita le ossa della testa del neonato non sono ancora saldate. Lungi dal poter costituire un rischio o un’anomalia, ciò comporta una discreta flessibilità del capo che aiuta il piccolo a venire alla luce facendosi strada nel canale del parto. I punti di giunzione tra le varie ossa del cranio che non sono ancora ossificate prendono il nome di fontanelle. Contrariamente a quanto si possa pensare, sulla testolina del bebè ce ne sono diverse.
Il loro numero varia da bambino a bambino: possono esserne presenti da sei ad otto. Resta fermo il fatto che le più importanti siano due, quella anteriore e quella posteriore. Una delle domande principali che una neonamma si ponga, riguarda il momento nel quale queste si chiudano definitivamente.
In via del tutto generale le fontanelle principali sul cranio del bambino si chiudono intorno ai 12 mesi di vita. In ogni caso entro i 18 mesi tutte le fontanelle dovrebbero essere già scomparse.
Nello specifico, la fontanella anteriore, facilmente individuabile al solo tatto, si chiude spontaneamente intorno al 18esimo mese di vita. Quella posteriore, invece, caratterizzata da forma triangolare, da dimensioni minori e per tale motivo non molto semplice da individuare, tra la sesta e l’ottava settimana dopo la nascita. Si ricorda, comunque, come il tempo necessario alla chiusura delle fontanelle dipenda molto dalla circonferenza del cranio.
Per tutta la durata di questo lasso di tempo è bene ricordare come il cranio dei piccoli vada trattato con la massima delicatezza evitando accuratamente urti di qualsiasi tipo. Ciò nonostante non si tratta di una zona eccessivamente fragile: è ricoperta da membrane particolarmente resistenti presenti con lo scopo di proteggere la zona sottostante.
Per approfondimenti sull’argomento leggete anche “Fontanelle craniche nel neonato” e “La guida del bambino da 0 a 12 mesi: il primo mese del neonato“.
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