La nascita di un figlio rappresenta per tutte le coppie un momento di immensa gioia ma anche di preoccupazioni sopratutto di ordine economico. Mantenere un figlio al giorno d’oggi, infatti, può essere molto costoso e sono numerose le spese che gravano sul bilancio familiare. Queste innumerevoli spese possono incidere negativamente sulla decisione di avere un figlio o, addirittura di proseguire la gravidanza. Per aiutare le famiglie, ed in particolare quelle più disagiate, le regioni ed i comuni si adoperano con diverse agevolazioni come bonus nuovi nati, assegni famigliari, etc..
La Regione Lombardia, in particolare, ha deciso di destinare dei fondi a sostegno delle donne che, nonostante le difficoltà economiche, scelgono di portare avanti la gravidanza. Nello specifico, la Regione Lombardia, ha istituito il Fondo Nasko che prevede un bonus mensile da 250 euro per le donne che rinunciano ad interrompere la loro gravidanza per motivi di ordine economico.
La nascita e l’avvio concreto dell’attività di questo Fondo – spiega Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia– risponde al traguardo ideale che ci siamo posti, e cioè il fatto che nessuna donna dovrà più essere costretta ad abortire in Lombardia per problemi economici. Con questo strumento vogliamo contribuire a eliminare qualunque ostacolo che renda difficoltoso fare una scelta a favore della vita
Per poter beneficiare del Fondo Nasko, le donne devono possedere determinati requisiti:
- residenza nel territorio della Regione Lombardia;
- una certificazione sanitaria, rilasciata da un consultorio familiare, che attesti la gravidanza entro i 90 giorni;
- una certificazione per provare che la gravidanza comporti disagio economico;
- la sottoscrizione di un progetto d’aiuto personalizzato concordato tra un consultorio familiare pubblico o privato accreditato e un centro di aiuto alla vita iscritto nell’elenco regionale.
Il bonus ammonta complessivamente a 4500 euro per ogni donna e verrà erogato con tranche mensili da 250 euro ( per un massimo di 18 mesi suddivisi tra l’ultimo periodo di gravidanza e quello successivo al parto) che verranno accreditata su un’apposita carta prepagata che verrà consegnata gratuitamente alle donne beneficiare del fondo. L’erogazione mensile del bonus verrà sospesa qualora la madre non rispetti gli impegni concordati nel progetto di aiuto personalizzato o se si risolveranno le cause che lo hanno determinato.
Per maggiori informazioni e per presentare la domanda per accedere ai benefici del Fondo Nasko, le donne devono rivolgersi ai Cav o ai consultori familiari pubblici e privati accreditati da Regione Lombardia.