Fra qualche giorno è la Festa del papà, una ricorrenza molto sentita da grandi e piccini e che fa riflettere sull’importanza della figura paterna in famiglia. Leggendo qua e la sul web, mi sono imbattuta in un racconto davvero molto bello sui padri che ho scelto di condividere con voi. Si intitola Perchè Gesù ha fatto i padri ed è stato scritto da una scrittrice neozelandese del ‘900 di nome Katherine Mansfield.
Per la bambina egli era una persona che bisognava temere e sfuggire.
Come erano grossi le mani, il collo, e soprattutto la bocca, quando sbadigliava!
Pensare a lui, per la bimba era come pensare a un gigante.
Un giorno la nonna le suggeri di preparare, come regalo per il compleanno di papà, un puntaspilli ritagliato in un bel pezzo di seta gialla.
Faticosamente la bimba cucì.
Ma con che cosa riempire il puntaspilli?
La bambina andò nella camera dei genitori.
Sul tavolo da notte scopri tanti bei fogli di carta sottile;
li prese, li spiegazzò, imbotti con essi il suo sacchetto.
Quella sera in casa ci fu un gran trambusto.
Non si trovavano i fogli con gli appunti di papà.
Finalmente la mamma interrogò la bambina che rispose:
Oh, si! Li ho usati io per la sorpresa.
Mamma, disse serio il babbo, vai a prendere quei fogli e metti a letto la piccola in castigo, immediatamente!
Ma perché Gesù ha fatto i papà? si domandava la bambina, singhiozzando, nel letto della sua camera buia.Un giorno, improvvisamente, la mamma e la nonna si dovettero allontanare da casa.
La bambina venne lasciata sola, con la domestica.
Durante il giorno tutto andò bene, ma al momento di andare a letto fu presa dalla paura.
Neppure col sonno la paura passò e la bambina si mise a gridare: Mamma, mamma!
Si svegliò rabbrividendo: vide vicino al letto suo padre.
Che cos’hai? chiese il papà.
Oh, il brutto sogno! Voglio la mamma!
Egli sollevò la bambina fra le braccia e la portò nella grande camera da letto, poi rimboccò delicatamente le coperte e le si distese di fianco.
La bimba si fece vicino a lui, appoggiò la testa sopra il suo braccio e pose i piedini fra le sue mani calde.
Il buio non le faceva pio paura.
Papà era stanco e si addormentò prima della bambina.
Allora la bimba pensò: Povero papà!
Non è cosi grande, dopo tutto…
E tutti i giorni deve lavorare e quando rientra è sempre tanto stanco…e io gli ho sciupato tutti i suoi fogli…
E mentre pensava cosi, senza accorgersene, si addormentò.
Cosa ve ne pare mammine? E’ davvero un bel racconto! Leggetelo ai vostri bambini e magari potete usarlo come spunto per una bella dedica nel giorno della Festa del papà.
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