Emea, l’autorità europea per i farmaci ha dato il via libera ad un nuovo trattamento per la fertilità. Si tratta di
un farmaco, messo a punto dall’azienda farmaceutica Schering-Plough, a lunga durata di azione e in grado di ridurre il numero di iniezioni a cui sono sottoposte le pazienti infertili nei trattamenti di procreazione assistita. Il nuovo farmaco (corifollitropina alfa iniettabile) è indicato per la stimolazione ovarica ed è in grado di indurre lo sviluppo di follicoli multipli nelle donne sottoposte a cicli di procreazione assistita
grazie alla sua capacità di iniziare e mantenere una crescita follicolare multipla per un’intera settimana, una singola iniezione sottocutanea della dose raccomandata può sostituire le prime sette iniezioni di una qualsiasi preparazione giornaliera a base di ormone follicolostimolante in un ciclo di trattamento
Secondo l’azienda si tratta di un grande passo in avanti che permette di ridurre il fastidio legato al numero di iniezioni a cui sono sottoposte le donne che hanno difficoltà di concepimento.
Si calcola che circa il 15% delle coppie in età fertile ha un problema di fertilità e le cause possono essere di vario tipo; esiste anche una percentuale di casi di infertilità di cui si ignorano le cause. Esistono diversi trattamenti per l’infertilità, come ad esempio interventi chirurgici, trattamenti ormonali, inseminazione intrauterina.
nello studio di fase III Engage, il tasso di gravidanze ottenute ottenute nel braccio di trattamento con questo farmaco(38,9%) è risultato sovrapponibile a quello ottenuto nelle pazienti trattate con una dose giornaliera di rFSH (38,1%) Le reazioni avverse più comunemente riportate sono la sindrome da iperstimolazione ovarica (5,2%), il dolore pelvico (4,1%), oltre a malessere (5,5%), cefalea (3,2%), nausea (1,7%), senso di affaticamento (1,4%) e dolorabilità mammaria (tra cui tensione mammaria) (1,2%). Non è consigliato l’uso in combinazione con agonisti del GnRH
Via| Leggo.it
4 commenti su “Fertilità: via libera ad un nuovo farmaco”