La carenza di ferro in gravidanza è uno stato piuttosto comune, soprattutto durante il secondo e il terzo trimestre, perché il feto ne richiede in grandi quantità; secondo gli esperti, l’apporto ideale di ferro durante la gestazione sarebbe di 30 mg, ma può accadere che l’organismo della mamma si trovi impoverito di questo minerale, soprattutto se soffriva di anemia anche prima della gravidanza o se segue una dieta poco bilanciata.
Comunque state tranquille: il problema può essere risolto seguendo un’alimentazione ricca di ferro, e all’occorrenza assumendo degli integratori a base di questo minerale, in caso di assenza di altre patologie, infatti, un calo dei livelli dell’emoglobina è assolutamente normale e non ha controindicazioni per il bambino, ma solo per la mamma che si sentirà un po’ più debole, stanca ed irritabile.
Buone quantità di ferro si trovano nei fagioli cotti, nella carne magra, nelle sardine in scatola, nei fichi secchi, nella carne di tacchino, negli ortaggi verdi, nella verdura cotta e nella frutta secca. Inoltre, l’assorbimento di ferro è maggiore se unito all’assunzione di vitamina C, che si trova nella verdura e nella frutta fresca; attenzione a quando bevete il tè perché contiene il tannino, una sostanza in grado di inibire l’assorbimento del ferro, e perciò dovete evitarlo un’ora prima e un’ora dopo i pasti.
L’apporto di ferro nei vegetariani deve essere regolato dal tipo di dieta, ovvero se comprendente oppure no le uova, il latte e i loro derivati; generalmente, una dieta vegetariana equilibrata e variata, per quanto riguarda i livelli di ferro, può essere equivalente ad un’alimentazione onnivora, considerando anche la maggiore quantità di frutta e verdura assunta.
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