Come avevamo già spiegato a proposito dell’utilizzo dei farmaci in gravidanza, anche durante l’allattamento è necessario limitare il più possibile l’uso dei medicinali, perché passano nel latte e quindi, attraverso la suzione, al bambino. Se proprio non è possibile, cercate di limitarne il più possibile l’uso e consultate sempre il vostro medico prima di assumerli e non superate le dose che vi indicherà. Di rado i principi attivi dei farmaci sono così alti da essere dannosi per il neonato, ma visto che comunque una parte arriva al latte, è meglio essere prudenti.
Anche nel caso in cui il medico prescriva una medicina che non presenta controindicazioni per il piccolo è meglio prenderla almeno 30 minuti dopo la poppata e far passare 3 ore prima di allattare di nuovo. La quantità di principio attivo del farmaco che arriva nel latte dipende da diversi fattori, come la dose, la via di somministrazione, la durata attiva del medicinale nel sangue della mamma e il rapporto che si crea tra la quantità presente nel latte e quella nel sangue della madre; inoltre anche lo stato di salute del bambino è importante: ad esempio, i neonati pre-terimine hanno il fegato e i reni più delicati.
Infine, è importante sapere se quel farmaco è stato approvato per l’uso nella popolazione pediatrica: se la riposta è affermativa, la presenza del medicinale del latte non comporta rischi per il bambino.
Tra i medicinali che non possono essere assunti durante l’allattamento, che quindi deve essere sospeso almeno fino al termine della terapia, ci sono i farmaci anti-umorali, quelli antitiroidei e il cloramfenicolo. Possono essere assunti, seppur sempre dietro consenso medico gli analgesici, gli antipiretici e gli integratori alimentari che contengono ferro e vitamine.
Se, infine, capita che dovete prendere dei farmaci che impongono la sospensione dell’allattamento è bene estrarre il latte, anche solo spremendo il seno manualmente, e buttarlo via, in modo da non bloccarne la produzione.
le chiamano benzodiazepine ma in realta sono farmaci ansiolitici .I giornali scrivono era sotto effetto di sostanze stupefacenti ed avuto un incidente benzodiazepine.I nomi li conosciamo quasi tutti,circa dieci milioni di italiani ne fanno uso per lo stato ansioso e attacchi di panico.Non tutti sanno
che le benzodiazepine principio attivo di molti farmaci in commercio per lo stato ansioso usate da 10 milioni di italiani,
con le nuove disposizioni del codice della strada violano l’art. 187 cds e quindi e reato mettersi alla guida sotto il loro effetto
Le più comuni BDZ ad azione prevalentemente ansiolitica sono:
Emivita breve-intermedia :
Lorazepam (Tavor, Control, Lorans, Lorazepam Dorom)
Oxazepam (Serpax, Limbial)
Emivita intermedia
Alprazolam (Xanax, Frontal, Valeans, Mialin)
Bromazepam (Lexotan, Compendium)
Clotiazepam (Tienor, Rizen)
Etizolam (Depas, Pasaden)
Emivita lunga:
Diazepam (Valium, Ansiolin, Tranquirit)
Clordemetildiazepam (En)
Clordiazepossido (Librium)
Ketazolam (Anseren)
Prazepam (Prazene, Trepidan)
Le più comuni BDZ ad azione prevalentemente ipnoinducente sono:
Triazolam (Halcion, Songar) emivita breve
Brotizolam (Lendormin) breve
Estazolam (Esilgan) emivita intermedia
Lormetazepam (Minias) intermedia
Flunitrazepam (Darkene, Valsera, Roipnol) emivita lunga
Flurazepam (Dalmadorm, Felison, Valdorm) lunga
Nitrazepam (Mogadon) lunga
Quazepam (Quazium) lunga
Rivoltril (Clonazepam)
Pena: ritiro patente,confisca del veicolo,arresto da 3 mesi a sei mesi,multa da 800 a 3000 euro.Malgrado incidente le varie compagnie
di assicurazione non pagano i danni arrecati.