Fare sport fa bene alla salute, è una cosa nota. La domanda però è la seguente: a che età bisogna iniziare a praticare? Il prima possibile. Uno studio australiano ha dimostrato che i bambini che si impegnano in esercizio fisico quotidiano cominciano a godere dei benefici già nella prima adolescenza.
La ricerca, che ha lo scopo di prevenire due gravi problemi, ovvero obesità e sovrappeso, ha messo in luce un’interessante realtà: chi era stato più attivo fra 11 e 15 anni aveva un minore peso corporeo e fattori di rischio ridotti di malattie cardiovascolari e diabete. Il responsabile dello studio Emmanuel Stamatakis sulla rivista britannica Pediatrics ha scritto così:
Si conferma che l’inattività compromette il sistema cardiometabolico sin dalla prima età. Vogliamo che i bambini siano attivi, non tanto per prevenire malattie croniche da piccoli ma per la loro salute da adulti, perché è allora che le malattie croniche insorgono.
Nello studio, realizzato su un campione molto ampio di circa 4.600 ragazzini, è stato chiesto ai bambini di indossare un sensore del movimento per sette giorni consecutivi durante le ore da svegli all’età di 11 anni, quando sono state prese misurazioni e campioni di sangue. A 15 anni i ragazzini sono stati sottoposti nuovamente a misurazioni e analisi del sangue e i risultati sono stati esaminati in termini genetici, di dieta e di altri fattori di rischio alla salute.
Quali i risultati? I piccoli che faticavano almeno 1 ora al giorno dall’età di 11 anni, una volta raggiunti i 15 anni godeva di una migliore salute metabolica, con meno grasso corporeo e un rischio ridotto di diabete. Ecco quindi che si riflette sull’attività fisica nelle scuole e sul valore di questa disciplina. Tra le misure suggerite dai ricercatori ci sono i “walking bus” per andare a scuola a piedi in gruppi organizzati, una riprogettazione dei campi di gioco e cambiamenti ai programmi scolastici.
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