Un aspetto fondamentale legato all’alimentazione dei neonati che, dato il loro apparato digerente non totalmente sviluppato, i primi mesi della loro vita è praticamente fatta di liquidi tra latte e pappe, riguarda il momento del ruttino. Nel caso in cui non riescano a farlo spontaneamente, infatti, per evitare periocoli di sorta sarà bene stimolarlo per facilitarlo. Cosicchè se il bimbo, a poppata conclusa, spesso e volentieri autonomamente si preoccupa di espellere l’aria ingerita, in caso contrario tale operazione dovrà essere provocata dalla mamma o dal papà.
Fermo restando il fatto che non tutti i neonati, dopo aver mangiato, facciano il ruttino e che tale sua assenza non sia sinonimo del non avere digerito, esistono dei trucchetti a riguardo, volti a favorirlo.
Il più classico dei consigli riguarda la posizione che vuole il bambino tenuto in braccio eretto e frontale rispetto a chi lo stia reggendo. Utile può risultare dare dei leggeri colpetti o effettuare dei piccoli massaggi sulla schiena. Durante la poppata, invece, nel caso in cui manifesti l’esigenza di espellere l’aria lo si potrà tenere seduto sulle ginocchia,sempre in posizione eretta.
Facendolo sdraiare sulla pancia, e nel contempo massaggiandogli la schiena con movimenti lenti e delicati si otterrà lo stesso risultato. Prestate particolare attenzione ai movimenti del piccolo durante lasso di tempo: non sempre, infatti, il ruttino è rumoroso: può accadere avvenga silenziosamente.
Se anche nonostante tali accorgimenti il piccolo non abbia fatto il ruttino niente paura: aspettate ancora una ventina di minuti prima di posizionarlo nuovamente nella culla.
C’è da dire che, nonostante i consigli appena esposti, ogni mamma abbia potuto sviluppare la propria tecnica con la quale sappia di andare sul sicuro. L’esperienza, state certi, vi aiuterà.
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