La vita di una donna è influenzata notevolmente dagli ormoni. Non ce ne rendiamo neanche conto, ma da loro dipende tutto: la capacità di procreare, l’umore, il mal di testa. Pensate che sono talmente importanti da proteggere anche da malattie cardiovascolari e non solo. Secondo i ricercatori del CIC bioGUNE, gli estrogeni riducono le cellule staminali cancerogene del tumore alla mammella.
Possono, inoltre, ridurre lo sviluppo del tumore in maniera molto meno marcata ottenendo una prognosi di gran lunga migliore. Per giungere a queste conclusioni c’è voluto un lungo e articolato lavoro, perché gli estrogeni sono ormoni particolarmente complessi che permettono il buon funzionamento e accrescimento del seno.
Per questo motivo sono sempre stati considerati un rischio di cancro al seno. Come mai allora, oggi, gli autori dello studio possono sostenere l’esatto contrario? Ha risposto Maria Vivanco, autore senior dello studio:
Con nostra sorpresa, quello che abbiamo scoperto è che l’estrogeno riduce la percentuale delle cellule staminali del seno, il che significa che questo meccanismo può spiegare come mai la prognosi è migliore nei tumori che esprimono il recettore degli estrogeni. Cioè, quei tumori che esprimono il recettore per gli estrogeni sono meno aggressivi e meglio differenziati e quindi hanno una prognosi migliore
I test sono stati fatti su campioni umani di cellule analizzate in laboratorio, attraverso questi campioni sono stati studiati gli effetti degli ormoni sulle cellule tumorali. Solo in questo modo è stato possibile essere sicuri che il numero di cellule staminali cancerogene è strettamente associato con l’aggressività del tumore. Infatti, maggiore è la loro presenza, peggiore è la prognosi. Bloccare quindi il proliferare di queste cellule, significa rendere i tumori meno aggressivi e le terapie più efficaci. Non c’è ancora un trattamento della malattia, ma questo studio mettere i presupposti per realizzare un farmaco ad hoc e di conseguenza per dare, alle donne, nuove prospettive.
[Fonte: LaStampa]