Nonostante il sole, purchè preso in manera consapevole, sia un nostro grande alleato, è anche vero che, quando ci siano di mezzo dei bambini i suoi raggi debbano essere tenuti a bada. Il reparto dermatologia dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, in occasione dell’arrivo delle vacanze estive, ha diffuso dei consigli a riguardo per salvaguardare la salute dei più piccoli.
La premessa sottolinea come il sole faccia bene alla pelle e come non bisogni demonizzarlo a tutti i costi. Ciò appurato resta chiaro il fatto che l’esposizione debba essere sottopsta ad alcuni semplici accorgimenti in base al fototipo ed all’età del bambino. In linea generale vale la regola secondo la quale i bambini non debbano rimanere esposti ai raggi solari oltre le ore 10.30 del mattino e non prima delle 17 del pomeriggio; 18, nel caso di neonati.
Fondamentale risulta essere l’applicazione costante di una crema protettiva a fattore 50+, da riapplicare poi dopo ogni bagnetto e almeno ogni due ore. Il bambino dovrà stare sempre sotto l’ombrellone, che comunque non assicura, da solo, una protezione totale dai raggi del sole. Abbiate cura di idratare la sua pelle tutte le sere con l’applicazione di creme ed olii specifici.
Il sole aiuta nel caso di alcune malattie della pelle come gli eczemi, la psoriasi, la vitiligine e l’acne specie nei ragazzini, ammesso che l’esposizione avvenga in maniera corretta. Ove così non fosse, tali malattie potrebbero anche peggiorare. Attenzione ai nei che necessitano di protezioni specifiche.
In caso di ustioni dovute all’esposizione solare applicate delle creme emollienti specifiche mentre nel caso in cui la situzione si presenti più grave del previsto con la comparsa di eritemi e bolle, sarà bene rivolgersi ad un pediatra o dermatologo. Proteggere la pelle dei bambini dal sole deve rappresentare la priorità assoluta quando si sia in vacanza, al mare così come in montagna.
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