Lo smog mette a rischio la salute di tutti, ma in particolare di anziani e di bambini. Lo smog causa infatti un peggioramento dei sintomi dell’asma e infezioni e infiammazioni delle vie respiratorie.
E’ il presidente della Società italiana di pediatria Alberto Ugazio a lanciare l’appello e l’allarme. Non solo, Legambiente e altre associazioni, come la Fimst, Federazione italiana contro le malattie polmonari sociali e la tubercolosi, la Aimar (Associazione interdisciplinare malattie respiratorie) la Società italiana di medicina respiratoria (per i quali lo smog nel 2020 sarà la terza causa di morte) e molte altre, avvertono da tempo che l’aumento esponenziale di bronchiti e malattie respiratorie nei bambini, associati all’aumento di problemi di varia natura, come idiosincrasie, allergie e perfino tumori, è dovuto proprio al pessimo livello della qualità dell’aria nelle città. È proprio nelle città che i bambini devono essere maggiormente tutelati.
La salute dei nostri bambini è costantemente minacciata dalle sostanze tossiche e inquinanti che ci circondano e, dato che i loro polmoni sono in via di formazione, se il loro sviluppo viene alterato, è più probabile andare incontro da adulti a una broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO).
Ma esistono rimedi contro le malattie e i disturbi causati dall’inquinamento atmosferico? O meglio ci sono misure immediate e “a portata di mamma” per evitare i problemi respiratori nei bambini provocati dallo smog?
Gli esperti dicono che il problema potrebbe essere, seppur non risolto, attenuato con le mascherine contro lo smog. Queste infatti sono l’unico (scomodo) strumento che funga da filtro, impedendo che il bambino assorba davvero troppe sostanze nocive attraverso la semplice respirazione. Nei periodi di allerta, quindi, i genitori sono invitati a munirsi di mascherina anti-smog e a farla indossare al proprio bimbo, avendo cura che lui la indossi almeno in quei tratti di strada particolarmente a rischio perchè inquinati da un numero eccessivo di macchine.
È consigliabile inoltre portare il bambino a fare gite fuori porta il più frequentemente possibile, in luoghi naturali e all’aria aperta, per permettergli di ossigenarsi e di depurarsi il più possibile. Passeggiare in un luogo aperto inoltre, oltre ad essere un ottimo rimedio contro lo stress, riduce anche il rischio di malattie cardiovascolari.