Fare la pipì a letto di notte è un problema abbastanza diffuso tra i bambini. La definizione scientifica è enuresi, ed è la difficoltà di controllare la vescica nel sonno notturno. I pediatri Pietro Ferrara (Univesità Cattolica), Annamaria Sbordone e Maria Amato dell’Università Campus Bio-Medico di Roma hanno elaborato un decalogo per i genitori.
Quali sono le cause?
- predisposizione genetica, dimostrata dalla ricorrenza del disturbo in più membri della stessa famiglia. Se i genitori hanno sofferto di enuresi, circa l’80% dei figli avrà tale disturbo;
- maggiore produzione di urina durante la notte dovuta al malfunzionamento di un ormone che si chiama vasopressina;
- immaturità della vescica;
- disturbi del sonno, più profondo e frammentato nel bambino enuretico, ma soprattutto difficoltà di risveglio. L’enuresi secondaria, invece, sembrerebbe essere principalmente conseguente a motivi psicologici.
Quanti tipi enuresi ci sono?
L’enuresi vera e propria, se il bambino bagna il letto solo la notte e non presenta altri sintomi; Un disordine più ampio se il bambino presenta anche altri sintomi durante il giorno (mutandina bagnata, dover correre improvvisamente a urinare, fare pipì più spesso del solito, sforzo ad urinare o incontinenzaecc).
Quali sono le problematiche associate?
Si tratta di una condizione particolarmente stressante sia per il bambino che per la famiglia e può avere profondi effetti negativi sul benessere, sull’autostima, sul comportamento, sulle interazioni sociali e sulla vita emozionale del piccolo paziente. Tra i disordini più frequentemente associati all’enuresi e ai disturbi minzionali diurni c’è l’ADHD(Disturbo da deficit di attenzione/iperattività). Altri disturbi neuropsichiatrici riscontrati in associazione sono: ansia da separazione, ansia sociale, fobie specifiche, ansia generalizzata, depressione, disturbo della condotta, disturbo oppositivo-provocativo. Nei bambini enuretici si osserva anche un più alto tasso di dislessia e ritardo del linguaggio.
Quali sono le terapie?
- Terapia farmacologica
- Allarme acustico: apparecchio che emette un segnale acustico in risposta alla perdita di urine su lenzuola, mutandine e pigiama.
- Ginnastica vescicale
Consigli per i genitori:
- Instaurare un sereno clima di dialogo con il proprio figlio, condividendo anche la propria eventuale esperienza a riguardo.
- Rassicurare il bambino e dargli supporto, senza rimproverarlo, colpevolizzarlo, punirlo o deriderlo in presenza di parenti e amici.
- Prestare attenzione alle sue richieste più o meno esplicite di aiuto.
- Non vietare al bambino di dormire fuori casa, anzi incoraggiarlo, aiutandolo a ripetere le regole che segue a casa per non bagnare il letto e munirlo di un paio di mutandine extra.
- Affrontare il problema senza perdere la calma, insieme al bambino, in modo che partecipi attivamente alla terapia. Coinvolgerlo anche nella pulizia quando bagna il letto,allo scopo di responsabilizzarlo.
- Sempre a tal fine, non usare il pannolino.
- Garantire la quantità e la qualità del sonno, senza sollecitare il bambino a svegliarsi per andare in bagno.
- Seguire i consigli comportamentali forniti dal Pediatra.
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