Dopo un aborto spontaneo l’idea di una nuova gravidanza può spaventare. Daltronde si tratta di un avvenimento, nella vita di una donna, che può devastarla psicologicamente. I dati sono comunque significativi, il 15% circa delle gravidanze si conclude con un aborto spontaneo e spesso è necessario del tempo affinchè la donna si senta nuovamente pronta per affrontare una nuova gravidanza. Fermo restando il fatto che i casi di aborto ricorrente colpiscano solo l’1% delle coppie, al verificarsi di questa tipologia di situazione è bene rivolgersi ad uno specialista.
A questo proposito in base ad i risultati delo studio Eager (Effects of Aspirin in Gestation and Reproduction), presentato al congresso della Society for Maternal-Fetal Medicine è emerso che somministrare piccole dosi di aspirina alle donne che hanno concluso con un aborto spontaneo la precedente gravidanza, le aiuterebbe a portare a termine la nuova.
In particolare lo studio è stato effettuato su 1228 donne dai 18 ai 39 in buone condizioni di salute che per 6 mesi o durante tutta la gravidanza hanno assunto dell’acido folico unitamente ad un placebo o 81 milligrammi al giorno di aspirina insieme all’acido folico. Da ciò è emerso come tra queste, le donne che avevano abortito spontaneamente l’anno appena trascorso entro le 20 settimane di gravidanza hanno avuto una discreta percentuale in più di portare alla fine la nuova.
Risultati sorprendentemente incoraggianti per le donne che hanno subito un aborto: ben il 70,5% di gravidanze con esito positivo nel gruppo che aveva assunto l’aspirina e il 61,7% nell’altro. Il motivo di tale risultato troverebbe riscontro, a detta dei ricercatori, nella funzione svolta dall’aspirina durante la gravidanza, ovvero nella riduzione dell’infiammazione e nel significativo miglioramento del flusso sanguigno all’utero. Studio questo che potrebbe incoraggiare i tentativi di ricerca di un altro figlio a seguito di aborto spontaneo senza troppi dubbi e paure da parte dei genitori.
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