Questo è un tema molto delicato. L’aborto divide tantissimo l’opinione pubblica: ci sono persone a favore, persone contrarie, persone che vorrebbero che anche il resto del mondo fosse contrario e persone che non ammettono l’aborto, ma partono dal presupposto che sia una scelta privata. Sono sicura però di una cosa, qualsiasi sia la fazione c’è un fattore condiviso: il rispetto della donna.
È bene partire dal presupposto che una donna che decide di intervenire con l’interruzione di gravidanza non lo fa a cuor leggero. A volte, non c’è alternativa. Ci sono mamme troppo giovani per essere tali e signore che non se la sentono di donare una vita a un bimbo molto malato, e semplicemente donne che non sono mamme nel loro Dna. Scelta rispettabile anche questa. Credo però sia inutile indagare su quali siano i motivi che possono spingere in questa direzione, piuttosto trovo molto importante che esista un servizio sanitario in grado di permettere a ogni donna di fare la sua scelta, senza essere condannata o giudicata.
Questa mattina ho letto una notizia terribile, riportata dall’Adnkronos, e che non riguarda un Paese del Terzo Mondo, ma gli Stati Uniti d’America, dove già si sente la svolta repubblicana delle prossime elezioni presidenziali. Il Senato ha approvato una legge per rendere obbligatoria l’ecografia prima dell’aborto. Ma non è finita. Le mamme saranno obbligate a guardare l’immagine, ascoltare il cuoricino, e a firmare una dichiarazione che rimarrà nella cartella medica insieme all’ecografia. Questa decisione è stata presa dai repubblicani della Virginia, che hanno la maggioranza in entrambe le Camere del Congresso statale.
Ci sono altre politiche che presto dovranno passare ai voti, tra cui il divieto di aborto dopo la 20 esima settimana e l’abolizione degli aiuti statali alle donne con basso reddito e senza assicurazione che devono abortire. In alcuni stati, i Cattolici sono 80 percento dei cittadini e l’aborto sta diventando argomento di campagna elettore. Quello che fa male è che per pochi voti in più si stia limitando la possibilità di scegliere delle donne.
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