Ci siamo quasi: tra meno di due settimane torna la Festa dei Nonni, una ricorrenza istituita in Italia nel 2005 con lo scopo di riconoscere ufficialmente il ruolo fondamentale dei nonni nella nostra società. In questa occasione, Regioni, Province e Comuni hanno il compito di promuovere iniziative per valorizzare la figura dei nonni; inoltre, ogni anno, il Presidente della Repubblica consegna un premio al nonno e alla nonna d’Italia.
Fu la signora Marian Mc Quade, una casalinga del West Virginia, madre di 15 figli e nonna di ben 40 nipoti, a proporre per prima, nel 1970, l’idea di una giornata in cui festeggiare tutti i nonni e le nonne d’America; ma fu nel 1978 che il Presidente Jimmy Carter istituì il Grandparents Day, da celebrare ogni anno la prima domenica di settembre dopo il Labor Day.
In Italia, è stata scelta invece la data del 2 ottobre, giorno che la Chiesa Cattolica dedica agli Angeli Custodi. E del resto, non sono i nonni forse i migliori custodi dei nostri bambini?
Sono le mani più sicure alle quali affidare i nostri figli, l’aiuto che non chiede nulla in cambio, il sostegno che non viene mai meno nei momenti di difficoltà. Ma non solo.
Al di là del – fondamentale – supporto concreto che i nonni offrono ai genitori nell’accudimento dei propri figli, i nonni sono una figura di riferimento importantissima per i bambini per molte ragioni: sono un patrimonio prezioso di ricordi, sono il passato che vive nel presente e li prepara per il futuro, sono gli strappi alle regole, i compagni di gioco, i custodi di segreti e i narratori di storie.
Sono quelli che regaleranno una carezza in più, quando noi siamo troppo di corsa. Che insegnano la pazienza perché conoscono il valore del tempo. E che i nostri bambini ricorderanno una dolce nostalgia, quando saranno grandi.
Non a caso, il fiore ufficiale della Festa dei Nonni è il “non ti scordar di me”.
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