“Mamma, mamma, ma la Befana esiste davvero?”. Vi è già stata fatta questa domanda? Non si sa per quale motivo, ma se per Babbo Natale c’è una sorta di rispetto, per la signora dalle calze rotte no. Forse perché questo simpatico personaggio è sentito molto solo in alcune regioni d’Italia, in altre il 6 gennaio è semplicemente l’Epifania, una festa religiosa e non pagana. Detto questo, la tradizione della calza è bellissima.
In questi giorni stiamo raccontando come costruirla, insieme ai bambini, ma anche come riempirla. La cosa importante è che dentro non ci siano delle bugie. Ci vuole un po’ di rispetto pure per la Befana, che arriva una notte l’anno con la sua scopa e regala dolcetti a tutti bambini. Perché togliere prematuramente la figura di questa nonnina o obbligarli a crederci per forza? Sarebbe crudele.
Intanto, è stimolante che esista una nonna universale, attenta al comportamento di ogni bambino nel mondo che la prima settimana dell’anno decida di premiarli con qualche caramella o magari punirli. Attenzione, però, la calza non deve essere l’occasione per una “sonora tirata di orecchie”. Non sarebbe giusto, anche se in mezzo a un mucchio di caramelle un pezzetto di carbone dolce potrebbe anche starci. Il bambino capirà il motivo, sicuramente.
Ho letto un’intervista dell’Adnkronos a Elisabetta Scala, pedagogista e coordinatrice nazionale del Moige, molto interessante dedicata proprio a questo tema. E l’esperta raccontava:
Il carbone deve essere poco, mai trasformarsi in una punizione. A punirli, infatti, non deve certo essere la Befana. Deve trasformarsi in un gioco: ad esempio consegnarne pezzi veri per poi tirare fuori la calza con i dolci e i doni. L’Epifania, comunque, è una tradizione tutta italiana che c’è e va preservata.
Quando raccontare la verità ai piccoli? L’ideale sarebbe non raccontarla. I bambini ci arriveranno da soli. Comunque, in linea di massima, intorno ai 10 anni – senza svelare il mistero – potreste indirizzarli verso la realtà. Tanti bambini sanno come stanno le cose e fanno finta di nulla perché è bellissimo comunque, alzarsi il 6 mattina e trovare la calza piena di dolci.
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