Diventare mamma non è il sogno di tutte, a volte però si sceglie di rinunciare perché la vita ti impone strade diverse. Prima lo studio, poi la precarietà, i costi della casa o della convivenza e ci si ritrova avanti negli anni con la culla vuota. Qual è l’età da non superare? Secondo le linee guida dell’Istituto Superiore di Sanità sono i famigerati 35 anni.
A 32 anni la donna vive il primo grande crollo di fertilità per poi averne un secondo a 37. Tra le conseguenza, molto stress, e molte donne senza lavoro: un’italiana su quattro, a distanza di due anni dalla nascita del figlio, non ha più un lavoro. Fare un figlio è quindi sempre una rinuncia femminile e non è detto che tra le rinunce ci sia di conseguenza proprio quella di diventare madri, soprattutto se il bilancio diventa rosso improvvisamente.
Tra i dati, che onestamente un po’ ci feriscono, ci sono i seguenti: crolla ogni mese del 20 percento la possibilità di avere un bimbo, e si ha solo il 5 percento di possibilità di concepire a 40 anni. Il 30 percento delle signore tra i 35 e i 39 anni è destinato a non avere figli, le altre ci impiegano quasi due anni a concepire. Un altro studio della Duke University dà alle donne qualche chance in più: un anno di tentativi dai 27 ai 39 anni con due rapporti a settimana per avere un bimbo nell’85 percento dei casi. Non è una tortura, ma una piacevole fatica.
In tutto ciò parliamo di donne sane, che hanno compagni sani e senza problemi di fertilità, con una vita regolare. Ognuno di noi è diverso. Esiste quindi un’età entro cui diventare mamma? Non è ancora stata stabilita, sicuramente le indicazioni dei medici indicano 40 anni come soglia massima e 35 per stare sereni e non incorrere in patologie.
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