Il Disturbo dell’espressione del linguaggio
Il disturbo dell’espressione del linguaggio è un disturbo del linguaggio caratterizzato da un livello di sviluppo delle capacità espressive del bambino inferiore a quelle che ci si aspetta in base alla sua età. Il bambino, pur in presenza di un’intelligenza nella norma, presenta cioè delle difficoltà nell’usare le parole, nella coniugazione dei verbi e nella formulazione di frasi complesse, cui si aggiunge un vocabolario abbastanza limitato, la difficoltà ad imparare parole nuove, la loro collocazione in ordine insolito all’interno della frase. Il piccolo potrebbe inoltre presentare difficoltà nella comunicazione gestuale. Secondo alcune stime, il disturbo dell’espressione del linguaggio interessa una percentuale compresa fra il 3 e il 5% dei bambini in età scolare ed è più frequente tra i maschi che tra le femmine. Il disturbo incide negativamente sul rendimento scolastico e sulle abilità di comunicazione sociale e non deve essere confuso con un ritardo semplice (dislalia semplice).
Tipi di disturbo dell’espressione del linguaggio
Più precisamente, distinguiamo due tipi di disturbo dell’espressione del linguaggio: acquisito e di sviluppo; il disturbo dell’espressione del linguaggio acquisito si presenta dopo un periodo di sviluppo normale e può essere la conseguenza di traumi cranici, encefaliti ecc. il disturbo di espressione del linguaggio di sviluppo non è invece riconducibile a cause mediche note; il bambino in questo casi comincia a parlare in ritardo e procede più lentamente attraverso le tappe dello sviluppo del linguaggio. Molto spesso questo tipo di disturbo si presenta insieme al disturbo di fonazione.
Il disturbo dell’espressione del linguaggio i sintomi:
- linguaggio limitato sul piano quantitativo (interventi rari e brevi)
- vocabolario limitato (lessico ridotto)
- difficoltà ad imparare parole nuove
- errori nell’utilizzare le parole e nel lessico
- frasi molto corte
- utilizzo di strutture grammaticali semplici
- utilizzo limitato di strutture grammaticali (per es. forme verbali)
- limitata varietà del tipo di frasi (per es. interrogative, imperative)
- omissioni di parti importanti della frase
- uso delle parole in un ordine insolito
- errori di coniugazione dei verbi
- difficoltà nel comporre frasi di lunghezza e di complessità adeguata al livello di sviluppo
- basso livello di sviluppo del linguaggio.
La diagnosi
La diagnosi di disturbo dell’espressione del linguaggio deve essere fatta da uno specialista, logopedista o psicologo con competenze specifiche, attraverso l’impiego di strumenti standardizzati e/o attraverso la valutazione delle capacità linguistiche globali del bambino.
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