Basta dare un’occhiata alle statistiche per accorgersi i disturbi della vista sono in aumento tra i bambini. Per quanto posso sembrarlo però questa non è una cattiva notizia. A essere aumentato infatti non è il numero di bambini che hanno problemi di vista ma il numero di quelli che ricevono una corretta diagnosi, segno che i controlli della vista precoce sono sempre più diffusi e danno buoni frutti.
I bambini, infatti, andrebbero sottoposti a visita oculistica sin dai tre anni soprattutto perchè individuare precocemente eventuali problemi di vista permette una riduzione, o un recupero, del difetto e attenua o annulla eventuali conseguenze negative sulla qualità della vita futura. Dopo gli otto anni invece le possibilità di recuperare dal punto qualitativo sono pressocchè nulle.
Oggi il 70-80 per cento dei genitori ha compreso l’importanza di far visitare il proprio figlio da un oculista a tre anni di età ma l’obiettivo degli esperti è di arrivare alla copertura totale con il 100 per cento dei bambini visitati entro il primo triennio. Sempre dagli oculisti italiani arriva una buona notizia per i genitori preoccupati dall’uso di smartphone, pc e tablet.
I bambini che trascorrono molto tempo davanti ai piccoli schermi non corrono infatti più rischi degli altri di avere problemi di vista anche se i piccoli che hanno già qualche disturbo potrebbero andare soggetti a una maggiore stanchezza. Pc e tablet dunque non danneggiano la vista anche se il loro utilizzo andrebbe comunque limitato per evitare che insorgano problemi non meno gravi quali tendenza all’isolamento e difficoltà relazionali.
Inoltre, sembra che tra i bambini più piccoli sia molto diffusa l’ipermetropia, difetto visivo già presente alla nascita che tende a ridursi o ad annullarsi con il tempo mentre la miopia fa la propria comparsa più tardi nella vita in età adolescenziale.
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