La disgrafia rientra, insieme a dislessia, discalcalculia e disortografia, nel gruppo dei disturbi specifici dell’apprendimento. Come abbiamo già accennato brevemente, la disgrafia è un disturbo che riguarda il linguaggio scritto, ovvero le abilità del bambino relative alla esecuzione della scrittura sia alfabetica che numerica. In particolare, il bambino affetto da disgrafia presenta, durante l’atto dello scrivere, difficoltà di coordinazione motoria che interferiscono con l’apprendimento scolastico e con altre attività quotidiane e che non dipendono da patologie pre-esistenti che implicano disturbi della coordinazione motoria.
Il disturbo tende a farsi presente, indicativamente, a metà del ciclo elementare quando cioè il bambino ha acquisito un certo grado di personalizzazione della scrittura. E’ in quest’epoca infatti che le difficoltà di scrittura vengono rilevate, generalmente dagli insegnanti. Queste si presentano già attraverso un impugnatura errata della penna e/o della matita, inadeguatezza del tratto (troppo forte o troppo debole), mancato rispetto dei margini del foglio e del rigo, dimensioni inadeguate delle lettere e loro inversione all’interno delle parole. Le difficoltà del bambino nell’esecuzione dello scritto sono evidenti, con un ritmo di scrittura che può risultare estremamente lento o, al contrario, estremamente veloce.
Le medesime difficoltà possono manifestarsi anche durante l’esecuzione di disegni, anche geometrici, sia liberi che in copia. Inoltre, il bambino in età scolare potrebbe avere difficoltà anche nell’esecuzione di attività ludiche quali assemblare puzzle, giocare a palla, creare modellini. In genere, i bambini disgrafici hanno mostrato nella primissima infanzia ritardi di acquisizione delle prime attività motorie quali gattonare, mettersi seduti, camminare.
La terapia della disgrafia si basa sul recupero e/o rafforzamento delle capacità di percezione, organizzazione spazio-temporale, integrazione spazio-temporale, rappresentazione dello schema corporeo, equilibrio e coordinazione, lateralità, coordinazione visuo- motoria e oculo-manuale e sull’acquisizione di capacità di scrittura più adeguate mediante esercizi specifici mirati. E’ fondamentale inoltre, da parte dei genitori e degli insegnanti, un atteggiamento sereno e positivo verso il bambino che sempre sostenuto e incoraggiato perchè le sue difficoltà non ne inficino l’autostima causando disagi emotivi e relazionali.