La dislessia è una malattia che fa parte dei cosiddetti Disturbi specifici dell’apprendimento (Dsa), e che consiste nella difficoltà da parte del bambino a leggere in modo corretto e fluente; spesso, insieme alla dislessia, si manifestano anche la disortografia, ovvero la difficoltà a scrivere, e la discalculia, cioè la fatica a fare i calcoli.
Questi disturbi dell’apprendimento, in genere si scoprono a scuola o all’asilo, e nonostante siano fenomeni ancora poco conosciuti in Italia, pare che ne soffra il 4% dei bambini in età scolare. È da precisare subito che il bambino che soffre di questi disturbi non ha un deficit delle capacità intellettive: è un bambino con un’emotività e un’intelligenza normali, solo con un diverso tipo di funzionamento delle competenze cognitive.
Se una volta le cause della dislessia venivano attribuite a problemi psicologici, oggi si pensa che questo disturbo sia causato da un’alterazione neurobiologica che provocherebbe il mancato funzionamento di alcune zone del cervello coinvolte nel processo della lettura. Secondo alcune ricerche, la dislessia sarebbe di origine congenita, e a testimonianza di questa tesi c’è il fatto che colpisce prevalentemente i maschi, è preceduta da problemi di linguaggio e, a volte, è ereditaria.
Questo disturbo, che appare soprattutto intorno ai 5 o 6 anni, si manifesta con la lettura e la scrittura lente e difficoltose, con errori tipo l’inversione delle lettere o la sostituzione di alcune lettere simili, come la “m”con la “n”; inoltre può palesarsi con la difficoltà ad apprendere le informazioni in sequenza, come l’alfabeto o i giorni della settimana e la tendenza a confondere i rapporti temporali, come “ieri” con “oggi”.
Se riscontrate nel vostro bambino questi segnali, è meglio fargli fare de test il più presto possibile, spesso, infatti, prima di accorgersi che il bimbo soffre di un disturbo specifico, viene incolpato di mancanza d’impegno o di pigrizia, accuse che possono ledere alla sua autostima.
Per scoprire se il piccolo soffre di disturbi dell’apprendimento bisogna rivolgersi ad alcuni medici specifici, come il neuropsichiatria o il logopedista; se dagli esami risultasse che il bambino è dislessico, saranno attuate delle misure di riabilitazione e di compensazione della mancanza. È molto importante che il bambino dislessico non senta il confronto con gli altri e che non venga messo a disagio, quindi è opportuni evitare che legga ad alta voce o che venga chiamato alla lavagna.
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