Con il caldo record di questi giorni è bene prestare particolare attenzione agli anziani a ai bambini che potrebbero bere di meno e rischiare la disidratazione: ogni giorno il nostro organismo elimina acqua attraverso l’urina, le feci, il sudore e le lacrime, ma è necessario rimpiazzare adeguatamente i liquidi persi.
Se la quantità di acqua che eliminiamo supera quella che assumiamo si può verificare la disidratazione comune anche nel bambino che non beve a sufficienza o quando si perdono più liquidi del dovuto a causa di problemi gastrointestinali, diarrea o febbre alta che provoca un aumento della sudorazione.
Il rischio poi aumenta con i bambini più piccoli che sono a rischio maggiore visto che il loro organismo contiene più liquidi, circa il 75% del loro peso corporeo.
La disidratazione può essere causata dalla perdita di liquidi con la diarrea accompagnata o meno da vomito o dalla a scarsa assunzione di liquidi e di alimenti associata a febbre.
La disidratazione presenta dei sintomi molto precisi, la pelle secca, le labbra screpolate e la bocca asciutta, la sonnolenza e l’irritabilità, il minor quantitativo di urine che diventano scure, occhi infossati e nei bambini piccoli infossamento della fontanella sulla testa, ma anche dal pianto senza lacrime.
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Se notate sintomi del genere in un bambino piccolo, dovrete immediatamente portarlo dal pediatra o al Pronto Soccorso più vicino, ma se i sintomi sono meno evidenti è necessario che il bambino beva una soluzione reidratante per rimpiazzare i liquidi e i sali che ha perduto e che vengono somministrati attraverso delle bevande solubile a base di acqua, zuccheri e sali.
Il liquido va somministrato lentamente: 5-10 ml (1-2 cucchiaini da caffè) ogni cinque minuti aumentando gradualmente e lentamente la quantità in modo da evitare che il bambino possa vomitare tutto.
Superata la disidratazione, il bambino deve tornare alla dieta tradizionale sospendendo per qualche giorno alimenti troppo ricchi di zuccheri o di grassi.
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