Nei bambini è facile che insorgano problemi all’orecchio che possono essere cagionati dall’acqua del mare che penetra nell’orecchio durante la stagione estiva oppure dall’alta quota. Tra i vari disturbi all’orecchio c’è la stenosi tubarica, conosciuta anche come disfunzione tubarica, che si manifesta quando l’orecchio rimane tappato per un tempo prolungato. La sensazione è quella di avere qualcosa all’interno dell’orecchio. In presenza di una ridotta funzionalità della tuba di Eustachio si verifica la disfunzione tubarica.
Tuba di Eustachio: anatomia e funzionalità
La tuba di Eustachio è di fondamentale importanza per il normale funzionamento dell’orecchio: equilibra la pressione dell’aria e drena secrezioni. La Tuba di Eustachio deve il suo nome a Bartolomeo Eustachio (1510-1574), che fu il primo a descrivere un condotto che unisce l’orecchio medio con la parte più profonda del naso (il rinofaringe). La tuba di Eustachio o tromba uditiva è un condotto lungo circa quattro centimetri, che svolge diverse importanti funzioni, indispensabili per la salute del nostro orecchio.
Eustachio non riconobbe subito l’importanza della sua scoperta, ma fu Antonio Maria Valsalva (1666-1728) a riconoscere l’esistenza di ipoacusie da deficitaria areazione della camera timpanica.
Infatti, la tuba di Eustachio a tuba ha la funzione di areare la camera timpanica, ha la funzione di drenare le secrezioni mucose prodotte nell’orecchio, ha la funzione di equilibrare la pressione all’interno dell’orecchio rispetto a quella atmosferica. La tromba uditiva ha la funzione di mantenere la sterilità dell’orecchio medio: le pareti della tuba sono per la maggior parte del tempo schiacciate, pertanto questo condotto è chiuso. Dato che questo condotto è chiuso i rumori prodotti dal nostro corpo non si trasmettono per via aerea all’orecchio medio.
Tube di Eustachio: cosa succede se non funzionano per lungo tempo?
Se le tube di Eustachio non funzionano per lungo tempo e la pressione negativa permane per un periodo di tempo prolungato, questa può provocare l’otite media effusiva.
Otite media effusiva: cos’è?
L’otite media effusiva determina il calo dell’udito non associato a dolore: si tratta di una condizione particolarmente frequente nei bambini piccoli. Nel bambino la tromba uditiva è meno inclinata rispetto a quella dell’adulto ed ha una minor capacità drenante. Ciò può comportare un maggiore rischio di ristagno di catarro nasale provocato dall’incapacità del bambino di soffiarsi il naso. Le probabilità di infezione aumentano nel caso in cui la secrezione liquida resti all’interno dell’orecchio a lungo.
Otite Media Effusiva: Diagnosi
La diagnosi si basa su una attenta visita otorinolaringoiatrica corredata da esame audiometrico tonale ed esame impedenzometrico.
Nei soggetti adulti sarà opportuno eseguire anche un test di funzionalità tubarica e l’esame impedenzometrico.
Otite media effusiva: terapia
Oltre alla buona igiene nasale, è necessario ricorrere all’utilizzo di docce nasali: si tratta di un dispositivo medico che funziona in coppia con una macchina per aerosol tradizionale. Nebulizzando anche una semplice soluzione fisiologica si riesce a liberare il naso permettendo un veloce miglioramento della respirazione.
Facciamo prevenzione: la soluzione Otovent
Otovent rappresenta la soluzione ideale per la prevenzione dell’otite media effusiva: si tratta sostanzialmente di un palloncino per uso medicale in lattice, che deve essere gonfiato utilizzando il naso. In questo modo, si riesce a ventilare e ad equilibrare le pressioni dell’orecchio medio, consentendo il corretto funzionamento della membrana del timpano e l’apertura della tuba di Eustachio. Semplice ed efficace: provalo oggi tu stesso!