Vuoi per lo stile di vita sempre più sedentario, vuoi per il dilagare di abitudini alimentari errate, un numero sempre crescente di bambini e adolescenti è obeso o in sovrappeso. Correre ai ripari è fondamentale perchè l’obesità non è solo un problema estetico ma anche e soprattutto di salute poichè può compromettere quella dei nostri figli una volta diventati adulti esponendoli al rischio di sviluppare diabete e patologie cardiovascolari, solo per citarne alcune.
Il ruolo della famiglia in questo senso è fondamentale e, oltre all’adozione di uno stile di vita sano e attivo e di una dieta equilibrata, molti genitori si chiedono qual è l’atteggiamento più giusto da adottare per supportare il proprio figliolo emotivamente, specie quando la strada verso il dimagrimento è lunga e lenta.
Per rispondere alle loro domande un gruppo di ricercatori statunitensi ha intervistato una decina di coppie di genitori che stanno già affrontando questa situazione e la risposta che hanno ottenuto è chiara e semplice: niente imposizioni dietetiche, nè critiche. Far pesare al bambino la propria condizione di obesità sottolineando persino la differenza tra lui e i coetanei sortisce il solo effetto di generare in questi rabbia e tristezza.
La dieta così si trasforma in un nemico a cui sfuggire ad ogni costo e le odiate restrizioni alimentari verranno aggirate con ogni mezzo. Meglio piuttosto rassicurare il bambino circa il proprio valore, anche estetico, e trasmettere messaggi sereni e positivi di accettazione. Piuttosto che criticare il proprio figlio occorre modificare l’ambiente e lo stile di vita familiare.
Occorre fare in modo che abbia sempre a disposizione cibi freschi e nutrienti e creare ad hoc situazioni di svago che gli permettano di muoversi e correre. E laddove possibile e necessario far praticare al bambino una disciplina sportiva che lo impegni due o tre volte a settimana.
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