La linea conta, soprattutto per noi donne. Durante la gravidanza subentra, in alcune donne, la paura di ingrassare troppo e di conseguenza di non riuscire a ritrovare la forma dopo il parto. Attenzione però a seguire una dieta troppo ferrea durante i nove mesi. Mangiare poco nel corso della gestazione, soprattutto all’inizio, può compromettere lo sviluppo cerebrale del nascituro.
Questo è quanto hanno scoperto i ricercatori della University of Texas Health Science Center di San Antonio (Texas, Usa), secondo cui il cervello del feto è vulnerabile anche a modeste diminuzioni dell’alimentazione materna. Insomma, un regime alimentare completo è davvero un ottimo modo per tutelare la salute del piccolo.
Lo studio è stato testato su un gruppo di mamme babbuino. Gli animali hanno seguito regimi dietetici differenti e i ricercatori hanno rilevato, nei feti delle babbuine “a dieta” durante la prima metà della gravidanza, una ridotta formazione delle connessioni cellula-cellula, una diminuita divisione cellulare e un abbassamento dei livelli dei fattori di crescita rispetto ai feti delle babbuine alimentate normalmente. Laura Cox, ricercatrice della SFBR, ha dichiarato:
Abbiamo trovato una disregolazione di centinaia di geni, molti dei quali noti per regolare la crescita e lo sviluppo cellulare, indicando che la nutrizione gioca un ruolo importante nello sviluppo fetale mediante il controllo del meccanismo cellulare di base.
Questo studio è la dimostrazione che una dieta equilibrata sia importantissima per lo sviluppo del feto: in questo caso il danneggiamento della formazione del cervello può ridurre l’IQ e predisporre a problemi comportamentali.
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