La diarrea nei bambini, spesso accompagnata anche dal vomito, è un disturbo molto frequente sotto ai 4 anni, è ha quasi sempre un’origine virale, non a caso il rotavirus e l’adenovirus sono responsabili di oltre il 50% dei casi di diarrea nei piccoli; anche i batteri, però, hanno la loro parte di colpa: ne sono un esempio la Salmonella, l’Escherichia Coli, la Shigella e altri.
Esistono, poi, le diarree causate da intolleranze alimentari come nel caso dei bambini allergici al lattosio o al glutine, o addirittura diarree provocate da colpi di freddo. La Salmonella è il principale responsabile della diarrea, ed è un batterio che contamina soprattutto le uova, i loro derivati e la carne cruda, ma essendo molto sensibile alla temperatura, basta cuocere gli alimenti per eliminarlo.
Nella maggior parte dei casi non serve un cura antibiotica per fermare la diarrea, in quanto bastano i fermenti lattici assunti sotto forma di polvere, fiale o supposte in caso di febbre alta. Pur essendo molto frequente, in Italia non c’è pericolo per i bambini colpiti da diarrea, mentre c’è per quelli che abitano nei paesi dove le condizioni igieniche sono precarie. Attenzione poi ai sintomi che manifesta il bambino, ovvero se c’è anche febbre e vomito; una normale diarrea virale dura al massimo un paio di settimane, e quindi, se prosegue, potrebbe trattarsi di un’intolleranza o di un’allergia.
In caso di diarrea è fondamentale mantenere costante l’idratazione del piccolo ripristinando i liquidi persi; questo è controllabile pesando spesso il piccolo, soprattutto se si tratta di un neonato. Si parla di disidratazione lieve se il bambino perde meno del 5% del suo peso, moderata se si assesta tra il 5 e il 10%, grave se supera il 10% del peso corporeo. Oltre al peso è importante verificare la lacrimazione del bambino e se la lingua e la bocca sono asciutte.
Ovviamente, in questi casi bisogna avvertire immediatamente il pediatra, ma è utile anche non sospendere l’allattamento al seno, anzi attaccarlo più spesso, mantenere il bambino idratato facendolo bere spesso e a piccoli sorsi le particolari soluzioni reidratanti a base di sali minerali che si comprano in farmacia, e rispettare il desiderio del piccolo di non magiare fino a che non si sente in grado di farlo.
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