La denuncia dei pediatri: da 30 anni non si fa ricerca sui farmaci per bambini

È un argomento molto delicato quello dei farmaci per bambini. La maggior parte dei medicinali che somministriamo ai bambini, sono prodotti studiati per gli adulti e utilizzati per i piccoli di casa in dosi minori. Come si può immaginare, esiste un margine di errore enorme elevato, che può manifestarsi con terapie inopportune o effetti collaterali gravi. A denunciare il problema sono proprio i pediatri italiani.

Mancano pochi giorni alle elezioni e Giuseppe Mele, il presidente della Federazione dei Medici Pediatri (Fimp), ha deciso di elaborare sette regole per i candidati premier per rendere la medicina e gli ospedali più a misura di bambino, considerando che da 30 anni non ci sono nuovi farmaci in pediatria, non esiste una ricerca mirata ai bimbi e che non è giusto somministrare medicinali dosati per i bambini, ma testati sugli adulti.

Prendete quindi appunti, cari futuri governanti:

1. Dare il via a una riforma delle convenzioni per garantire risposte ai nuovi bisogni di salute
2. Creare una rete nuova di studi pediatrici
3. Innalzare la fascia d’età per i bambini in cura dai pediatri, portandola da 0-14 anni a 0-16 anni.
4. Aumentare il numero di posti nelle scuole di specializzazione in pediatria e riflettere sulla proposta del Ministro Fazio di ridurre gli anni di specializzazione da 5 a 4.
5. Promuovere la ricerca per i farmaci per i piccoli con meno di 12 anni
6. Realizzare un prontuario farmaceutico per l’infanzia
7. Qualificare il 118 e l’intera area dell’urgenza-emergenza anche per l’assistenza pediatrica

Sette regole che prevedono una riforma completa, ma che daranno sicuramente una marcia in più, in campo medico, al nostro paese.  Ha commentato così il dottor Mele le proposte a LaStampa:

I bambini sono il nostro futuro, la nostra speranza, la nostra vita. Potrà sembrare un’ovvietà. Invece non lo è, e lo dimostra anche il fatto che al momento la salute della mamma e del bambino non figurano tra i temi oggetto di attenzione dei diversi schieramenti politici in vista delle prossime elezioni del 24 e 25 febbraio.

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