Gli alimenti geneticamente modificati sono, ormai da molti anni, al centro di numerose polemiche. L’ultima in ordine di tempo riguarda il latte di alcune mucche transgeniche. La bevanda, prodotta in laboratorio, sarebbe identica al latte umano per tipo e quantità degli elementi nutrizionali contenuti. Il latte transgenico proviene da un gruppo di mucche geneticamente modificate.
Nello specifico, alcuni scienziati degli State Key Laboratories for AgroBiotechnology della China Agricultural University hanno agito sul Dna di un gruppo di 300 vacche, chiamate Franken-mucche, introducendovi dei geni umani per ottenere latte vaccino uguale al latte umano. Il latte transgenico così prodotto conterrebbe le stesse proteine del latte materno ed in particolare il lisozima, che protegge i bambini dalle infezioni e la lattoferrina, che aiuta a rafforzare il sistema immunitario.
Lo scienziato Ning Ly, che ha guidato l’equipe di ricercatori cinesi, afferma che il latte transgenico è sicuro per la salute e rappresenta una valida alternativa al latte materno e a quelli artificiali utilizzati per l’allattamento.
La notizia del latte da mucche geneticamente modificate, pubblicata sula rivista Public Library of Science One, ha suscitato numerose polemiche da tutto il mondo. In particolare, in Italia, Simona Capogna, vicepresidente dei Verdi Ambiente e Società, ha espresso parere negativo sul latte transgenico affermando che il latte materno è molto complesso ed è composto da sostanze che variano in forma e quantità per assecondare le esigenze del neonato e che queste condizioni non possono essere ricreate artificialmente in laboratorio. Secondo la Capogna, quindi,
pensare di introdurre un paio di proteine nel latte vaccino e affermare di essere arrivati a produrre un alimento complesso come il latte materno, è una vera idiozia.
Nonostante le numerose polemiche, la Cina ha annunciato che continuerà con la sperimentazione e che tra una decina di anni procederà alla commercializzazione su larga scala del latte prodotto da mucche geneticamente modificate.
E voi, care mamme, cosa ne pensate?