Quante volte avete pensato che il vostro bambino avesse bisogno di un farmaco, magari per il raffreddore, per il nasino chiuso o semplicemente di uno sciroppo per farlo dormire? La verità è che sotto i 3 anni sono pochissimi i prodotti che si possono somministrare. E così molti genitori, anche quelli di solito scettici, ricorrono all’omeopatia.
Quasi un pediatra di famiglia su 3 affianca l’omeopatia alle cure farmacologiche tradizionali. Lo dice un’indagine presentata dal presidente di Omeoimprese, Giovanni Gorga, in occasione del X Congresso Nazionale FIMP (Federazione Medici Pediatri) in corso a Pisa. Il dato indica una progressiva diffusione delle medicine complementari nella cura dei bambini, in affiancamento (non in alternativa) ai prodotti allopatici.
“Il sondaggio è frutto di una consultazione online avvenuta prima dell’estate fra i 5.400 pediatri aderenti alla più importante e rappresentativa associazione di specialisti. Il 98% delle risposte al questionario è pervenuta dai pediatri convenzionati con il SSN. Il 30% degli intervistati ha dichiarato un utilizzo quotidiano dell’omeopatia, sottolineando un approccio olistico alla salute del bambino”.
L’indagine FIMP sottolinea una lieve ma costante crescita dell’utilizzo del farmaco omeopatico su prescrizione medica: nel 2012 la percentuale dei pediatri (35% ASL, 47% ospedalieri) si attestava al 23%(*). I pediatri che ricorrono all’omeopatia, sempre secondo la ricerca, sono specialisti con alle spalle corsi post universitari triennali (54%) e spesso iscritti regolarmente ad un registro per la pratica omeopatica (31%) presso gli ordini dei medici.
La forma farmaceutica più utilizzata sono le gocce nella fascia di età 0-2 anni ed in granuli, seguiti dalla dose globuli nella fascia 2-10 anni. Veramente minima la percentuale di effetti avversi riscontrati dai pediatri. Quali sono le malattie più curate in questo modo? Soprattutto quelle delle vie respiratorie (68%), le allergie e i problemi dermatologici, le gastroenteriti, le malattie dell’alimentazione, i problemi metabolici (85%), le patologie nervose (61%) e i disturbi del sonno.
E voi che cosa ne pensate, avete ottenuto dei benefici?