Il cuore artificiale più piccolo del mondo è stato impiantato con successo a un bimbo di sedici mesi italiano. L’intervento, senza precedenti per le dimensioni del dispositivo impiegato, è stato effettuato già lo scorso Aprile all’Ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma ma se ne è avuta notizia solo nei giorni scorsi. Nel frattempo il piccolo ha già subìto il trapianto cardiaco e adesso è in buone condizioni di salute.
Il dispositivo, che era stato applicato transitoriamente, pesa solo undici grammi e il suo peso equivale a quello di cinque monetine da un centesimo. Per il suo utilizzo i medici italiani hanno dovuto ottenere uno speciale permesso dalla statunitense Food and drug administration oltre che dal nostro ministero della salute. Farvi ricorso era fondamentale nell’attesa che arrivasse il cuore nuovo per il bimbo che altrimenti non sarebbe sopravvissuto fino al trapianto definitivo.
I medici hanno agito d’urgenza perchè il piccolo era affetto da una miocardiopatia dilatativa e il dispositivo di assistenza ventricolare che gli era stato impiantato in precedenza aveva sviluppato una grave infezione ed era impossibile ricorrere ad altri sistemi di assistenza artificiale.
Come ha spiegato Antonio Amodeo, responsabile Unità di progetto assistenza meccanica del Bambino Gesù:
Il dispositivo è un prototipo di laboratorio sviluppato nell’ambito un programma di ricerca americano del National institutes of health, ha permesso il completamento dell’iter terapeutico del piccolo che è culminato con il trapianto cardiaco. L’intervento, durato circa 8 ore, era di estrema complessità, ma attualmente, a quasi 2 mesi dall’intervento chirurgico, il bambino gode di ottima salute
Una vera e propria corsa contro il tempo che, per fortuna, la vita ha vinto.
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