Sono in netto calo le vaccinazioni. Molto spesso abbiamo affrontato questo delicato tema, soprattutto c’è una teoria (assolutamente infondata) che associa la vaccinazione trivalente al rischio di sviluppare l’autismo. Le campagne informative, spesso sbagliate, stanno portando a un’inversione di tendenza, preoccupante: i genitori evitano le vaccinazioni.
Intendiamoci, è giusto che ognuno di noi faccia la scelta migliore per sé e per la propria famiglia, scelta fatta documentandosi e anche rispettando le proprie convinzioni. C’è però una questione: se oggi possiamo scegliere è perché qualcuno in passato ha vaccinato i propri figli, debellando delle malattie un tempo anche mortali. Il presidente Società Italiana d’Igiene, Michele Conversano, attribuendo l’effetto alle campagne anti vaccinali, ha dichiarato:
Assistiamo a un calo pauroso della copertura vaccinale, con picchi anche del 25% per morbillo e rosolia. Sono danni reali che preoccupano, perché quello che ci protegge dalle patologie è avere un alto tasso di copertura.
È intervenuta su questo delicato tema, anche la ministra Beatrice Lorenzin:
Di salute pubblica e di igiene oggi si parla troppo poco. E’ come se ci fosse stata una sorta di ‘analfabetizzazione’ su questi temi. Ma l’assenza di alcune malattie è come la libertà, ti accorgi di quanto sia importante solo quando l’hai persa. Sui media leggiamo solo degli avvenimenti eccezionali, quasi mai della normalità, dell’abc della salute pubblica, come dell’importanza delle vaccinazioni. E’ come se fosse un concetto che appartiene al passato. Come ministro ho la consapevolezza del fatto che non si può abbassare la guardia e ho posto il tema delle vaccinazioni anche fra quelli del semestre europeo a guida italiana. E’ importante anche avere siti internet con informazioni certificate come quello di cui si parla oggi, che vanno messi in rete, unendo tutte le esperienze.
Proprio così, la libertà di scelta che oggi abbiamo dipende proprio dalle scelte che sono state fatte in passato. Molte volte non si conoscono i rischi di alcune malattie, come morbillo e varicella, così come non si tiene in considerazione che a causa di un’ondata di immigrazioni non gestibile a livello sanitaria, molte infezioni stanno tornando.
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