Buona domenica mamme, oggi ho pensato di parlare con voi dei vari tipi di cottura dei cibi quando prepariamo da mangiare ai nostri bambini. Cercheremo di capire quali sono i tipi migliori, quali vanno evitati e soprattutto se c’è un età particolare in cui iniziare a cuocere le pietanze in determinati modi. La cottura ci serve non solo a rendere più appetibile la pappa ma anche ad eliminare eventuali agenti infettivi presenti nel cibo che si eliminano con le alte temperature. Inoltre a seconda dei tipi di cottura, potremo esaltare le caratteristiche organolettiche (sapore, aroma, consistenza) dei cibi e migliorarne la digeribilità.
All’inizio dello svezzamento, il metodo migliore è sicuramente la cottura a vapore, in questo modo possiamo eliminare i grassi conservando integralmente le proteine, le vitamine e tutto ciò che c’è di positivo nei cibi. La cottira a vapore si può eseguire con una pentola speciale dotata di cestello oppure mettendo il pesce, la carne o leverdure tra due piatti messi sopra ad una pentola con acqua in ebollizione. Se poi volete farlo in modo più semplice potete acquistare il Cuocipappa Sanovapore della Chicco di cui abbiamo già parlato.
La bollitura invece richiede dei tempi più lunghi e nel caso della carne e del pesce è da evitare poiché permette la dispersione della maggior parte dei nutrienti principali. Solo nel caso si voglia preparare il brodo è il caso di effettuarla, ricordandoti di mettera a cuocere la carne in acqua fredda. La bollitura invece può essere consigliata per frutta e verdura a patto però che si usi poca acqua già bollente; si tagli la frutta e la verdura a pezzi grandi e le patate lasciarle con la buccia; si lascino poco in cottura gli alimenti; si riutilizzi l’acqua di cottura per assicurarsi che non vadano persi i nutrienti.
La cottura al forno può essere usata dopo l’anno di età ed è consigliata soprattutto nella sua versione al cartoccio che richiede una cottura breve che conserva tutti i principi nutritivi esaltando il sapore dell’alimento. Il cartoccio poi piace tanto ai bambini perché favorisce l’effetto sorpresa. Anche il microonde può essere usato dopo il primo anno di età.
La cottura alla griglia è sconsigliata per la carne, infatti questo metodo cuoce in modo disomogeneo, la parte esterna si rosola rischiando anche di produrre sostanze tossiche mentre l’interno può restare crudo. Il pesce invece può essere cotto alla griglia visto che una volta eliminata la pelle brucita, la carne rimane comunque morbida e gustosa.
La frittura è consigliata dopo i due anni, a patto che si parli di bambini inappetenti o che comunque non venga fatta mangiare più di una volta ogni dieci giorni. L’olio da usare deve essere di oliva o di arachidi, questi resistono maggiormente alle alte temperature prima di alterarsi e provocare sostanze tossiche. Non riutilizzare mai l’olio di frittura.
La cottura in umido è sconsigliata perché eccede in salse e condimenti e richiede uno sforzo digestivo troppo grande.
Spero di essere stata utile con questa piccola guida alla cottura dei cibi.
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