Dormire nel lettone con mamma e papà. Questo è uno di quegli argomenti che divide i genitori. C’è chi parte convinto: “Il mio piccolo farà la nanna nel suo lettino” e alla quarta notte insonne decide di infilarlo sotto le coperte per comodità. Per anni gli esperti hanno sconsigliato il cosleeping per diversi motivi: quando il bimbo è troppo piccino può essere pericoloso e alla lunga può interferire con l’armonia di coppia.
Ma è davvero così poco salutare? In realtà, no. Insomma, i genitori devono sentirsi liberi di scegliere quello che preferiscono e soprattutto cosa li fa sentire più a loro agio. Una nuova ricerca della Stony Brook University di New York ha infatti dimostrato che non ci sono effetti collaterali, soprattutto a livello psicologico se il piccolo dorme proprio in mezzo a mamma e papà.
Sono state prese in considerazione quasi mille coppie e gli esperti hanno potuto toccare con mano una realtà estremamente evidente: coloro che hanno dormito con i genitori e quelli che hanno dormito da sola hanno mostrato lo stesso sviluppo cognitivo e comportamentale. Attenzione però questo non vuol dire non essere prudenti, soprattutto finché il bambino è davvero molto piccolo.
Come sappiamo il piccolino, nei primi mesi di vita, è drammaticamente esposto alla sindrome di morte improvvisa, non è il caso di prendere sotto gamba questo rischio. Lo studio, infatti, è stato svolto tra bambini che avevano già compiuto almeno un anno. Così come, sono dell’idea (ma è una personale abitudine) che la vita di coppia possa risentirne se questo “vizio/piacere” diventa un’abitudine costante negli anni.
Dall’altra parte il cosleeping favorisce sicuramente il rapporto e l’intesa con i genitori, soprattutto con la mamma nella fase di allattamento. Conclusione: dormire insieme non è una cosa negativa e non danneggia il piccolo a livello psicologico, semmai bisogna prendere delle precauzioni e stare molto attenti se il bimbo è piccolo e i genitori (in modo particolare il padre) hanno il sonno molto pesante.
[Fonte: Repubblica]
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