Differenti dalle contrazioni che anticipano il parto, quelle preparatorie, meglio note come contrazioni di Braxton-Hicks, compaiono dopo la 27° settimana ad intervalli irregolari. Tali contrazioni non sono dolorose, molto spesso sono talmente lievi da non essere percepite e rappresentano la risposta allo spostamento ed alla crescita del feto, o ancora allo stress o ad una stimolazione sessuale. Le contrazioni preparatorie non sono sinonimo di travaglio, in ogni donna si manifestano e vengono affrontate in maniera diversa.
Sono caratterizzate, in genere, dal fatto di essere irregolari e poco dolorose. Vengono solitamente accompagnate dall’indurimento della pancia, e possono durare per giorni e giorni e manifestarsi a distanza di parecchie ore l’una dall’altra. L’intensità delle contrazioni preparatorie è sempre uguale, non tende ad aumentare con il passare del tempo. Esse possono scomparire da un momento all’altro, all’improvviso. Arrecano un fastidio abbastanza molesto ma non si può dire che provochino un vero e proprio dolore. A differenza delle contrazioni, quelle preparatorie in genere non superano i trenta secondi di durata. In presenza di tali contrazioni sarà bene non farsi prendere dal panico, si tratta dunque di un falso allarme che non anticipa la venuta al mondo del bebè.
Contrariamente a quanto possa sembrare, però, non si tratta di contrazioni fini a se stesse: hanno la funzione di preparare l’utero al momento del parto, quando arriverà l’ora di contrarsi e contemporaneamente guidare il bebè lungo il canale che lo porterà alla luce. Anche se non si tratta di contrazioni dolorose, per alleviare il fastidio può risultare utile rilassarsi stendendosi a letto o fare una doccia tiepida che aiuti i muscoli a ridurre l’intensità del fastidio. Utile, infine, può risultare anche controllare la respirazione. Leggete anche come riconoscere le contrazioni, mentre quì trovate tutto quello che c’è da sapere sulle contrazioni di Braxton-Hicks.
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