Manca poco alla Pasqua e oggi vorrei parlarvi un po’ del coniglio pasquale, tornato molto di moda per l’uscita di un film d’animazione per bambini. Il coniglietto, però, non è solo un personaggio cinematografico, ma un simbolo pagano molto diffuso in America e nei paesi del nord Europa. Per capirci è il Babbo Natale di questa festività. Da dove nasce questo personaggio e perché piace tanto ai bambini?
Fa parte ormai della nostra cultura, ma non ci siamo mai interrogati su come ci sia finito. Nelle vetrine delle pasticcerie vediamo uova meravigliose e coniglietti di cioccolato. Ma c’è un legame tra le uova e i conigli? Ovviamente no. Il coniglietto pasquale o “easter bunny“, come si dice in inglese, trae origine dai riti pagani pre-cristiani sulla fertilità. La lepre e il coniglio sono animali estremante fertili e per questo motivo sono diventati, nell’antichità, simbolo di rinnovamento della vita e della primavera.
Il coniglietto pasquale dovrebbe nascere in Germania nel XV secolo. È proprio in questo paese che vengono realizzati i primi dolcetti e biscotti con la forma dell’animaletto. Furono poi i tedeschi e gli olandesi a portarlo in America. La tradizione vuole che sia proprio questo dolce animale a portare il cesto pieno di uova colorate ai bambini.
Focalizziamoci invece sul film, Hop nelle sale e doppiato da Francesco Facchinetti. Per quanto mi riguarda sono molto felice che ci sia un coniglio come protagonista di questa festa, perché è un’immagine che mi ricorda molto la mia infanzia. Hop racconta una storia molto divertente: il protagonista è il figlio del coniglietto pasquale, che invece di seguire le orme paterne, decide di scappare dall’isola di Pasqua per andare a Hollywood e inseguire la sua passione: suonare la batteria. In mezzo a questa città caotica, cui lui non è per nulla abituato, incontra Fred, un giovane senza lavoro e pieno di problemi. Insieme, vivranno avventure straordinarie e capiranno quanta fatica si fa a diventare grandi.
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