La casa è il posto più sicuro dove crescere il nostro bambino? In teoria sì, ma solo in teoria. Se guardiamo bene anche tra le mura domestiche ci sono numerosi pericoli: gli spigoli vivi, le prese della corrente, le medicine e poi… i coltelli e gli oggetti affilati. Ci siamo sicuramente dimenticati tante cose, apparentemente innocue e molto velenose.
Per esempio fanno malissimo i detersivi, in generale da quelli per il bucato a quelli per pulire, ma anche la banalissima polvere, l’inquinamento atmosferico in casa o per esempio l’odore di alcune vernici. La Canadian Partnership for Children’s Health and Environment ha indicano una “top five” dei fattori più rischiosi tra le mura domestiche e soprattutto come proteggere il bambino.
- La polvere. È molto nociva e cosa ancor più grave i neonati ne respirano più degli adulti, perché hanno l’abitudine di stare spesso con la bocca aperta. Nella polvere c’è di tutto, lo studio ha trovato anche tracce di piombo. È quindi molto importante pulire con attenzione.
- I detersivi spray. Sono pericolosi per rilasciano esalazioni che rimangono nell’aria per molto tempo. È meglio sostituire alcune tecniche per detergere la casa con i vecchi rimedi della nonna, forse meno efficaci, ma sicuramente più salutari, come l’uso di aceto e limone per sgrassare e acqua e giornali per pulire i vetri.
- Vernici. Vi starete chiedendo, dove stiano queste vernici. Facile. Le tinture per imbiancare, le lacche per i mobili e molto altro. Sono ovunque in casa e durante la ristrutturazione sono molto presenti nell’aria. Coloro che sono maggiormente esposti sono i bambini e le donne in gravidanza.
- La plastica da cucina. Qui come al solito parliamo dell’odioso bisfenolo che ormai è stato bandito, ma spesso fa capolino nell’insalatiera o magari nei piatti usa e getta. A contatto con cibi caldi o inserito nel microonde diventa cancerogeno o può alterare la anche la crescita e lo sviluppo del bambino.
- Inquinamento atmosferico domestico. Si aprono poco le finestre nelle case. Questo è un problema, perché non escono gli odori, ma anche le sostanze chimiche. Per esempio avete deciso di fare del découpage o del bricolage, dopo aver usato certe sostanze aprite e cambiate l’aria.
[Fonte: Repubblica]
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