Il pericolo congestione in estate è davvero dietro l’angolo. Basta una bibita troppo fredda e bevuta un po’ in fretta per stare malissimo. Come si può prevenire e soprattutto come si possono difendere i bambini? Prima di tutto bisogna imparare a riconoscere i sintomi: dolore addominale, nausea, vomito, capogiri, sudorazione fredda e svenimento.
Il pericolo numero uno è il bagno dopo aver mangiato. Tenere i bambini all’ombra un paio d’ore a volte è una vera e propria impresa, soprattutto se sono grandicelli, perché possono sfuggire al controllo dei genitori, che magari non sanno esattamente cosa hanno bevuto al bar o se ad esempio hanno mangiato un gelato. Ci sono delle regole importanti però da seguire. A elencarle sono gli esperti di Pediatria dell’Emergenza dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù:
- Evitare bevande gassate e fredde
- Evitare i cibi grassi e tutto ciò che fa lavorare l’intestino in modo più faticoso, preferendo invece carboidrati che si metabolizzano rapidamente, frutta e verdura e bevande fresche.
- Dopo il pranzo bisogna attendere dalle due alle tre ore prima di fare il bagno. La cosa migliore è non tenere il piccolo al mare: conviene spostarsi per il pranzo al sacco o ritirarsi in hotel o a casa.
Se dovesse comunque verificarsi la congestione?
- Si consiglia di portare il bimbo all’ombra e in un luogo possibilmente ventilato o aerato
- Dopo averlo disteso sollevargli le gambe di 20-30 centimetri, lasciargli più aria possibile e dargli bevande fresche o a temperatura ambiente.
- Se non si riprendere, chiamare il pediatra
- Se perde conoscenza è meglio farlo visitare, magari rivolgendosi alla guardia medica o a un dottore di turno.
Insegnate tutte queste cose ai vostri bambini: la voglia di ubbidire sarà poca, ma la prevenzione deve venire prima di tutto, anche dei capricci. La congestione può avere ripercussioni serie, meglio non scherzare con la salute.
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